Salerno: “Principi etici e prassi politica nella visione di Vincenzo Buonocore”

Valentina Granozio

Si è tenuto il 14 marzo, nel Salone dei Marmi del Palazzo di Città, il Convegno intitolato “Principi etici e prassi politica nella visione di Vincenzo Buonocore”, organizzato dalla Fondazione Vincenzo Buonocore con la partecipazione del Comune di Salerno. Tra i diversi personaggi illustri presenti, è stato il Sindaco Vincenzo De Luca il primo a prendere la parola e a ricordare con parole affettuose, ma anche risonanti di stima e rispetto, Vincenzo Buonocore, uno dei personaggi più significativi della storia civile della nostra città. L’illustre giurista è scomparso prematuramente nel 2009, ma il suo ricordo è vivo in tanti. E’ per questo motivo che il 4 novembre 2011 è stata istituita la sopracitata Fondazione, come spiegato alla numerosa platea dal suo attuale presidente, l’avvocato Raffaele Cananzi che ha offerto ai presenti un ritratto completo della poliedricità dell’impegno civile, morale, oltre che politico ed accademico di una figura così importante del panorama istituzionale salernitano degli ultimi decenni. E’ stato poi il Prorettore dell’Università degli Studi di Salerno, il Prof. Antonio Piccolo, a sottolineare come nella sua attività di Rettore tra gli anni 1980-1987, ma soprattutto di professore, presso l’Università di Salerno, si sia sempre dimostrato un educatore dalla fortissima tempra morale e dalla lungimirante capacità decisionale grazie a cui il Campus dell’Università di Salerno è diventato una delle principali realtà accademiche italiane. Sono poi intervenuti il Vicepresidente della Corte Costituzionale Luigi Mazzella e gli Onorevoli Gerardo Bianco e Pierluigi Castagnetti, i quali hanno rimarcato soprattutto l’impegno civile del Prof. Buonocore, parlando della sua idea di cattolicesimo, ovvero di quello che è stato sempre il suo pensiero politico fin dagli anni della sua formazione universitaria. Rifacendosi alla lectio magistralis da lui tenuta in occasione dell’apertura dell’anno accademico nel 2003, l’On. Castagnetti ha in particolare sottolineato la sua curiosità verso il nuovo, la sua capacità di cogliere le dimensioni sociali dei processi storici e i cambiamenti già allora in atto, la sua riscoperta della domanda di etica da parte di una società civile in preda ad un progressivo distanziamento dalla politica, ad una crisi della rappresentanza e della delega a forti leadership: è questo che ha determinato secondo lui il moderno e rinnovato ancoraggio a valori che diano quella sicurezza che la globalizzazione e la secolarizzazione stanno togliendo. E’ questo dunque il profilo del Prof. Buonocore tratteggiato durante il convegno: un cattolico brillante che ha affrontato la modernità impegnandosi politicamente ed accademicamente, che ha riconosciuto nella libertà e nel perseguimento del bene collettivo i due principi “irrinunciabili e insostituibili” alla base della società, che ha cercato di operare un recupero della finalità etica nelle istituzioni, sempre memore del dettame di Don Luigi Sturzo, ovvero che “la moralità costituisce il vero fondamento del diritto”.