Mercato San Severino: presentazione libro Terrone

Antonio Corbisiero

Lunedì 16 dicembre presso il Caffè letterario Russo  di Vietri sul Mare alle ore 18,30  il giornalista Rai Aldo Forbice, voce nota per la trasmissione “Zapping” su radio Rai, presenta il libro “Io ingegner Terrone, vita controcorrente di un imprenditore del Sud”. Il tecnico in questione è Francesco Terrone, nato a Mercato S. Severino nel 1961, laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università Federico II di Napoli, fondatore e presidente della società di Ingegneria SIDELMED Spa, pluripremiato in numerosi concorsi letterari per la poesia con un curriculum lunghissimo, fondatore della Fondazione “Francesco Terrone”, della “Federico II” di scienze, lettere ed arti, del premio letterario SIDELMED, la sua società con diramazioni in tutta Italia. “Scrivo di notte sul mio smartphone – racconta nel suo studio e casa paterna l’ing. Terrone-, e poi ricopio tutto il giorno dopo”. Estesa è la sua bibliografia. Tra gli ultimi libri ricordiamo “Ti scrivo poesie, un originale Via Crucis e “Il tenero e fragile silenzio” con prefazione proprio di Aldo Forbice. “L’ho conosciuto a Roma- racconta Francesco Terrone- un anno fa ed è nata subito una sincera amicizia”. Scrive Forbice nel libro di poesie di Terrone: “Fa riflettere il lavoro di un ingegnere-poeta; per lui la poesia non è un hobby, ma una ragione di vita”. Anzi per Terrone la poesia è un’autoterapia. La sua poesia ha un forte valore etico, civile, di grande responsabilità. Ma che cosa racconta ora nel libro dedicato all’ingegnere Aldo Forbice? L’impatto del giovane di Mercato S. Severino con la realtà subito dopo aver conseguito la laurea. Uno squallido episodio capitatogli in provincia di Lecco ad opera di un dirigente d’azienda che al primo colloquio di lavoro gli dice:”Con quel cognome dove crede di andare?” Della vicenda di cui si occuparono molti giornali nazionali, sottolineando gli atteggiamenti xenofobi ancora presenti nel nostro Paese. Ma l’ingegnere-poeta non si demoralizzò, anzi questa vicenda fu per lui una sfida. Oggi la SIDELMED, che ha la sede principale nella ridente frazione di Piazza del Galdo e dove lui è nato e vive, vanta 9 sedi in tutta Italia; rapporti con numerose società ed è in continua espansione. Terrone continua a mietere successi anche in campo letterario, come racconta Aldo Forbice nel suo bel libro, che rappresenta anche un’amara considerazione di un’Italia ancora divisa in due, dove gli episodi razzisti, purtroppo, non mancano. “Si tratta della storia di un ‘cittadino comune’ – dice Aldo Forbice – dotato pero’ di un grande coraggio e di un profondo senso etico, un ostinato ‘figlio del sud’, che proprio nella sua terra si propone, e ci riesce non senza difficolta’, di realizzare se stesso, con i suoi ambiziosi obiettivi, stimolato da un forte senso di giustizia e di solidarieta’”. Oltre all’amicizia che lega l’ingegner Francesco Terrone all’autore, la molla che ha spinto Aldo Forbice a scrivere questo libro e’ stata un fatto di cronaca: “A Varese, nel gennaio 2013 il giudice Davide Alvigini ha stabilito con una sentenza che chiamare qualcuno ‘terrone’ e’ da considerarsi ‘razzista’. E ha condannato un pensionato di sessantaquattro anni, residente a Besozzo, in provincia di Varese, al pagamento di una sanzione di 400 euro e di altri 2.000 euro a titolo di risarcimento danni. Davanti a questa notizia – dice Forbice – ho capito che era arrivato il momento di raccontare la storia di chi, come l’ingegner Terrone, nonostante gli insulti e il razzismo subito, ce l’ha fatta, senza il sostegno di contributi a fondo perduto e senza finanziamenti agevolati, e soprattutto rifiutando deplorevoli compromessi”. “Il libro- afferma l’ing. Terrone- costituisce un esempio per i giovani a credere in sé stessi, a non mollare. Ma vuole essere anche un monito per le istituzioni a fare leggi per incentivare il lavoro dei giovani ed evitare che vadano a cercare fortuna all’estero”. Nel testo che si presenta lunedì prossimo a Vietri sul Mare prevale l’esempio di un imprenditore onesto e di un Sud che vuole riscattarsi dimostrando, come nel caso del nostro ingegnere, ciò che vale veramente.