Si sposano…tutti!

  Rita Occidente Lupo

 Nel nostro pazzo mondo, l’istituzione coniugale, quella che per antonomasia getta i cardini della famiglia, completamente ribaltata dalla new age progressista. Quella che, in tema di diritti, svende gli umani, barattandoli con l’uguaglianza e la parità sessuale. Fino a confonderne i contorni. A non operare più un distinguo tra coppia e nuzialità. Pervenendo addirittura a non appellare col proprio nome perfino il sesso: in Germania, primo Paese in Europa a introdurlo, vigente in Australia, un terzo sesso: ”indeterminato”. Una nuova legge, in vigore da novembre, detta facoltativa la definizione del sesso all’anagrafe. Ampio varco ad uno inidentificabile col nastro azzurro o rosa! Paradossale quanto si sta verificando! Non mancato rispetto della diversità, ma l’incalzante di questa come normalità! Come accelerata di un modernismo, così intendono i pride definire le sfilate per l’uguaglianza dei diritti sociali, che pretende a tutti i costi di sedere nel consesso del lecito, con tanto di plauso da strappare! In tale ottica, ancora scroscianti applausi per nozze gay in Nuova Zelanda: 14° paese a celebrare un rito, che lacera non solo l’Europa! Infatti, le coscienze cristiane, dinanzi alla forbice “lecito-permissivo” spaccate dall’etica della proclamazione della verità di figli di Dio e dalla libertà alla quale tutti chiamati nell’esercizio delle scelte secondo coscienza. Una società sempre più confusa, rimanda bozzetti di vita domestica: e confetti gettati al vento di nuovi menage, con grembiulini al quadrato sotto lo stesso tetto! Nozze anche in cielo, disegnate da scie luminose, dopo  anni di convivenza o festeggiate in consessi sociali in seno a comunità protestanti. La Chiesa, in tale contesto, a prender le distanze dall’approvazione di tali unioni, che non possono dar atto al diritto naturale sancito dal Creatore, anche per la trasmissione della specie. Ma questo, altro chiodo! L’affidamento, che le coppie omo riescono ad ottenere, non viziato: a pochi pare ormai che importi il riferimento genitoriale eterosessuale! Per chi chiede di allevar prole con lo stesso sesso, spesso un atto egoistico, un volersi sentir famiglia al completo: come se non esistessero coppie etero sterili, alle quali semmai negati figli, con legittima richiesta d’adozione anche internazionale!  

 

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