Salerno: richiesta dichiarazione crisi economica calamità naturali comparto balneare e ricettivo litorale

L’Assemblea del Consorzio Turistico La Riviera Salernitana, al quale aderiscono gran parte delle strutture turistiche del comune di Salerno, che si è tenuta in data 30 luglio 2013, ha deliberato di chiedere alle Istituzioni preposte Comune , Regione, Governo, lo stato di crisi del comparto balneare e ricettivo del litorale di Salerno sulla base delle seguenti constatazioni. Nei primi mesi estivi da maggio a luglio 2013 si è registrato un forte calo di presenze negli stabilimenti balneari e nelle strutture ricettive del territorio comunale di Salerno. Ormai le presenze sono concentrate solo nei giorni di  sabato e domenica, mentre negli altri  giorni i lidi rimangono quasi vuoti anche se si è costretti a tenere in funzione tutta l’organizzazione ricettiva.In particolare questi primi mesi sono stati caratterizzati da avverse condizioni atmosferiche che hanno sconsigliato i turisti di scendere in spiaggia; la prospettiva ad oggi non credo ci consentirà di recuperare rispetto ad un 2012 anch’esso peraltro  non particolarmente favorevole dal punto di vista meteorologico. La causa principale dell’esito negativo del turismo balneare e ricettivo rimane comunque la crisi economica che attanaglia il nostro paese e che costringe le famiglie ad organizzarsi in maniera occasionale ed estemporanea rispetto ad usanza tipica che era il noleggio stagionale di cabine ed ombrelloni. Chiaramente questo ha comportato una riduzione anche del fatturato di tutto l’indotto poiché tutto quello che si rende necessario per una giornata a mare le famiglie hanno cominciato a portarselo da casa. Si è rafforzato il fenomeno per cui solo nei week-end si registra il maggior numero di presenze in spiaggia, mentre nei giorni feriali, gli stabilimenti balneari sono quasi vuoti. Le imprese balneari presenti lungo il litorale di Salerno sono numerose e la drastica riduzione della redditività sta avendo ripercussioni economiche gravissime in quanto in tali condizioni non si riesce neppure a coprire i costi di gestione giornalieri e si è dovuto rinunciare ad assumere personale stagionale, a causa di quest’emergenza, nel contempo si registra la completa paralisi di tutto l’indotto terziario collegato, senza contare che in taluni casi molte imprese sono prossime al fallimento. L’intero settore balneare risulta al collasso economico in quanto schiacciato dall’enormità della crisi, dalla grande pressione fiscale, nonché dal peso degli investimenti che gli imprenditori hanno affrontato stagionalmente, evidenziando ancora una volta i forti danni subiti dalle strutture a seguito delle fortissime mareggiate verificatesi negli ultimi quattro anni che in alcuni casi, come per esempio  nel 2010, hanno costretto i gestori alla ricostruzione anche totale delle strutture ricettive. Pertanto, il Consorzio Turistico La Riviera Salernitana facendosi interprete anche delle esigenze di tutti gli operatori della fascia costiera di Salerno chiede alle Istituzioni Comune, Regione ed Autorità nazionali preposte la dichiarazione dello stato di grave crisi del settore balneare e  ricettivo, in considerazione delle circostanze esposte, e chiede che per l’anno 2013  vengano attuate urgentissime misure a sostegno del settore balneare salernitano al fine di evitare la preannunciata chiusura di decine di imprese già nei prossimi mesi. In particolare l’assemblea del Consorzio  chiede: al Comune di Salerno

il blocco, ancorchè temporaneo dell’aumento del canone Tarsu e l’allungamento delle rateizzazioni relative allo stesso;

alla  Regione Campania nella persona del Presidente della Giunta Regionale:

  • la formalizzazione dello sgravio dei tributi regionali,
  • l’approvazione del  Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali Marittime ad uso ricreativo e turistico  c.d. PUAD
  • una legge regionale sull’Organizzazione del Sistema Turistico in Campania che non si sostanzi nella istituzione di un’ennesima Agenzia regionale, ma che attui un concreto piano di sviluppo e di promozione turistica che garantisca una più lunga stagionalità, in modo da offrire importanti occasioni di lavoro  agli addetti del turismo,  così detto, interno, anche nei periodi di bassa stagione.

Al Governo e alle Autorità preposte alla imposizione delle tasse e delle imposte  

  • la defiscalizzazione degli oneri sociali per il settore balneare;
  • la sospensione temporanea del versamento dei canoni demaniali con il riconoscimento del pagamento del solo canone di occupazione;
  • che ai fini Irpef, Iva, Irap per l’anno 2013, sia sospesa l’applicazione degli studi di settore o venga disposto un adeguamento dei parametri alle particolari caratteristiche connesse alle attività turistico-balneari;
  • l’istituzione di un credito d’imposta finalizzato agli investimenti per l’ammodernamento delle strutture degli stabilimenti balneari;