Salerno: CasaPound riflette sul 25 aprile

Francesca Carrano

E anche quest’anno è passato il 25 aprile tra dovuti festeggiamenti istituzionali, retorica e solite polemiche pleonastiche. Abbiamo voluto riflettere sul significato di questa data con Luca Lezzi  riferimento di Casapound Salerno. Se il Sud era occupato dagli alleati già dal 1943, non sarebbe più opportuno parlare di riunificazione dell’Italia? Non credo che nemmeno “riunificazione” sia il termine giusto,siamo l’unica nazione al mondo che festeggia la sconfitta in una guerra, quando dicono che ci sono tante festività nel nostro calendario mi viene mente che davvero qualcuna è superflua. A Salerno c’è una sede dell’Anpi. Il sud non ha conosciuto resistenza partigiana. Che senso ha tesserarsi oggi in questa città?Credo sia anacronistico e antistorico, nessuno che la pensa all’opposto si sognerebbe mai di fare una tessera dei reduci della Rsi se non altro per rispetto verso chi quella guerra l’ha combattuta. Questa trovata dell’Anpi serve solo a propagandare ancora quel cieco odio politico che ha portato ad uccisioni a guerra finita e agli Anni di piombo in cui “uccidere un fascista non era reato”. Vuoi spiegare ai giovani cos’è il Sacrario di Sant’Angelo in Formis? Si tratta di un monumento posto in una ex cava di tufo a Sant’Angelo in Formis, vicino Capua, nei pressi di un cimitero che raccoglie le ceneri di alcuni garibaldini caduti nella battaglia del Volturno all’interno d’un oliveto dove alcuni volontari dei Servizi Speciali della Repubblica Sociale Italiana una volta catturati e incriminati di spionaggio dalle forza anglo-americane vennero fucilati. Si trattava principalmente di ragazzi giovanissimi di neanche vent’anni. Ricordare le stragi nazi-fasciste è un dovere, ma si è ancora restii a parlare di guerra civile. Siamo pronti per una memoria condivisa? Per tanto tempo non si è neanche mai parlato di guerra civile e a pensarci bene non ritengo sia un errore. Da un lato combattevano i soldati italiani e centinaia di migliaia di volontari, dall’altro i nostri nemici le forze anglo-americane senza le quali non ci sarebbe mai stata nessuna “liberazione”. Ovviamente crediamo che ci sia bisogno di un grande lavoro da parte degli storici nel portare alla luce la verità di tanti, troppi fatti su cui ancora si tace solo per dipingere i vincitori come i “buoni” che hanno sconfitto i cattivi. Il presidente Cirielli qualche anno fa affermò che la liberazione nel Sud avvenne per opera Alleata e portò gli onori al cimitero dei caduti di Montecorvino. Cosa ne pensano i giovani di cpi? Pensiamo che il presidente dimissionario Cirielli rappresenti in pieno quella “destra” distante anni luce da tutte le nostre idee in campo sociale, di politiche estera ed economica motivo per il quale ci teniamo sempre a sfuggire da questa etichetta. Ha fatto bene a dichiarare una volta per tutte la distanza tra il suo partito e chi difende la memoria di quei ragazzi morti giovani che han deciso di combattere per l’onore di questa nazione pur sapendo fin dal principio quale sarebbe stato l’esito finale della guerra. Che determinate idee non possono restare chiuse in un cassetto, è ora di costruire e gettare le basi di una rivoluzione, la stessa rivoluzione che ha portato quei ragazzi a sacrificarsi non metaforicamente ma facendo del sacrificio una pratica quotidiana. Schieratevi!