MZAZI Genitore

Padre Oliviero Ferro*

“Quello è mio padre e quella è mia madre (wazazi,genitori)”. I bambini lo dicevano con orgoglio e con un po’ di timore. Senza di loro, non potevano fare niente, non esistevano. Solo che,a volte, il genitore(padre), si dimenticava del figlio, scaricando tutta la responsabilità alla madre. Ciò accadeva spesso per i figli di poligami. Il padre, dopo la nascita, spesso si dimenticava di lui. Toccava alla mamma provvedere al suo mantenimento, alla scuola. Insomma a tutto. Il padre compariva, ogni tanto, magari per dare qualche piccolo contributo, e poi si disinteressava. Solo in alcuni momenti importanti(e interessanti per lui), si faceva vedere. Ad esempio era lui che lo accompagnava e,magari, pagava per la sua iniziazione. Insomma,quando c’era da farsi vedere, allora era presente. Così come per il fidanzamento e anche per il lutto. Io ho sempre stimato le mamme, perché ho visto come si preoccupavano dei figli. Dei padri, insomma, a parte qualche caso, la maggioranza non era molto sufficiente. Anche se, a dire la verità, quando si impegnavano in parrocchia, allora davano il meglio di se stessi. Ma lì c’era Qualcuno che dava loro la forza di distinguersi nel bene e non sempre era facile.

*missionario saveriano