Vietri Sul Mare: scrittura creativa alla Scuola Prezzolini
Nel periodo natalizio a Salerno tutte le strade vengono allestite con delle bellissime luci che fanno parte del progetto “Luci d’ artista” .Queste luci vengono create da artisti con bottiglie riciclate. Dal 2008 le città di Torino e Salerno si scambiano le luci con altri comuni, la nostra amministrazione ha scambiato le luci con quelle di Napoli . Però quello che attira più visitatori è l’albero a Piazza Portanova. Francesco Maria Lapio
Natale a Vietri sul Mare
E’ proprio aria di festa quella di Vietri sul mare. Il piccolo paese, infatti è ricco di deliziose decorazioni .Si parte dalla piazza per poi continuare lungo il corso .Ed è qui che si sente una musica curiosa, che attira la gente verso un vecchio negozio. In realtà all’ interno vi è un altro mondo .C’ è un enorme presepe realizzato nelle varie stanze del locale come se fosse un piccolo paese, con pastori animati a grandezza d’uomo .Per la perfezione che si ritrova si potrebbe pensare che dietro a tutto ciò vi sia un architetto , ma in realtà è un’idea di un gruppetto di persone del luogo sulla cinquantina Alessia Esposito
Spirito natalizio
Moretti e Prezzolini hanno vissuto a Vietri
Vietri sul mare è il mio paese e per me è molto bello, basta una giornata di sole e guardando il mare,anche persone note,basti pensare allo scrittore Prezzolini che vi ha passato 6 anni della sua vita. Altro personaggio legato a Vietri sul mare è il noto regista Nanni Moretti, autore di numerosi film, poco noti a noi ragazzi perché sono destinati ad un pubblico più adulto, ma la sua fama non la si ignora anche non conoscendo i suoi lavori. Non molti lo sanno, ma questo grande regista ha passato molte estati della sua vita al lido California. E’ cresciuto con ragazzi vietresi ,che ora sono adulti , un suo amico era il professore Antonio Cimino. Ogni anno, anche dopo aver raggiunto il successo, Nanni veniva a Vietri per trascorrere almeno una settimana con i suoi familiari e in quei giorni desiderava stare tranquillo, restando nell’ anonimato. Nel mese di agosto del 2003 venne a Vietri per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno. Poi nel 2010 muore la signora Agata, la sua mamma, che io ho conosciuto da piccola, e da allora la famiglia Moretti non è più venuta nel nostro bel paese . Giorgia Pia Fasano
Ladri in azione
Ė accaduto in questi giorni pre-natalizi. Alcuni individui sono stati protagonisti di furti all’interno di abitazioni. Il primo è avvenuto la notte dell’Immacolata quando approfittando, del fatto che la gente era fuori per il veglione, dei ladri si sono introdotti in una casa, ma il loro tentativo non è stato portato a termine perché è rientrato il proprietario all’improvviso e si sono messi in fuga ma non è finita qua. Qualche giorno dopo hanno fatto visita in un’altra abitazione rubando soldi e oro. Poi sono stati visti aggirarsi anche per altre case, però fortunatamente non hanno compiuto il furto. Adesso il paese è sotto chock perché si teme che questi ladri continuino a introdursi indisturbati nelle case. Quindi sarebbe opportuno che a Raito e anche ad Albori, frazioni che sono all’apparenza tranquille, si facciano più controlli delle forze dell’ordine. Gianluigi De Cesare
Tradizioni e cultura della ceramica vietrese
L’arte della ceramica a Vietri sul Mare, oltre che un’attività economica importantissima, è un
artigianato fantasioso che coglie il fascino dei colori della costiera amalfitana e che, ancora oggi
firma il paese e tutta la zona in maniera inconfondibile. Essa ha tradizioni antichissime, anche se
purtroppo non documentabili con attribuzioni certe per l’impossibilità di distinguerla dalle
ceramiche coeve dell’arco campano. Le origini si fanno risalire probabilmente ai Tirreni, fondatori di Marcina, come testimoniavano alcuni ritrovamenti avvenuti a Raito nel 1929-‘30 purtroppo andati distrutti. La storia della ceramica vietrese è comunque, per certi versi, legata alla complessa vicenda di quella salernitana, che aveva diversi centri di produzione sparsi un po’ ovunque. Vietri aveva, però, il vantaggio, rispetto ai centri interni, di essere vicina al mare, di essere legata a Cava di cui fino al 1806 è stata un casale, e di usufruire dei risvolti positivi degli scambi commerciali di Amalfi e
Salerno con il mondo orientale che avevano contribuito, non poco, alla fusione dei motivi della
ceramica bizantina e greca con il mondo latino. Notizie di una intensa e fiorente attività legata alla produzione della ceramica, per lo più materiale da costruzione, risalgono al XIV secolo come si attesta da alcune documentazioni presso la Badia di Cava. E’ infatti di quel periodo la grande richiesta di tegole e mattonelle, prodotte nel vicino casale di Vietri sul Mare, da parte dei maestri fabbricatori di Cava che avevano consistenti interessi produttivi e commerciali legati all’attività edilizia. Per avere una documentazione certa dell’industria del cotto a Vietri occorre però arrivare al XVI secolo. La produzione di questo periodo era abbondante in relazione a una domanda sempre crescente. Venivano prodotti utensili da cucina e contenitori per la maggior parte non smaltati e manufatti di uso domestico quali piatti, lancelle per la conservazione dell’acqua, orcioli, scodelle e piccoli vasetti per custodire spezie e droghe. Il salto qualitativo si ebbe nel XVII secolo, favorito molto probabilmente, dall’immigrazione di artigiani abruzzesi e irpini per cui la ceramica vietrese si arricchì di più compiute forme e decorazioni artistiche. E’ quello il periodo a cui risalgono gli oggetti legati al culto religioso come le acquasantiere domestiche, le piastrelle maiolicate a soggetto religioso, i pannelli e le edicole votive ancora sparse nei vicoli e nelle stradine della zona. Francesco Pio Tedesco