Regione: riprogrammazione fondi comunitari Pica “Destinare somme ancora disponibili alle autonomie locali”

Il Consiglio Regionale della Campania nella giornata di ieri, giovedì 4 ottobre, si è riunito per discutere dei fondi residui del periodo 2007/2013 e per ascoltare le dichiarazioni del Presidente Caldoro sull’utilizzo. “Lo scorso 27 luglio – ha dichiarato il Consigliere regionale Donato Pica –  il Consiglio si e’ già espresso approvando tra l’altro all’unanimità un O.d.g. che sollecita la Giunta ed il Presidente a riprogrammare le risorse comunitarie disponibili a supporto dei Programmi di Sviluppo Territoriali, in coerenza con le strategie di sviluppo regionali-nazionali-europee, in linea con gli obiettivi Europa 2020 e per dare impulso operativo al processo di decentramento e innovazione amministrativa del sistema pubblico regionale. Questa volontà unanime – ha continuato Pica – condivisa dal sistema di rappresentanza delle Autonomie Locali e da tutti i Gruppi consiliari, deve essere urgentemente tradotta in atti amministrativi con chiara definizione degli strumenti e delle procedure che si dovranno seguire. La Campania non può correre il rischio di perdere le uniche risorse che possono essere utilizzate per assicurare, al contempo, lo sviluppo dei territori amministrati e le innovazioni amministrative che occorrono per rendere efficace ed efficiente il sistema pubblico regionale. Nel merito – ha concluso il Consigliere regionale salernitano – ciò significa che bisogna assolutamente destinare le somme ancora disponibili alle autonomie locali recuperando parte della programmazione pregressa soprattutto per quanto attiene gli accordi di reciprocità (espressione della concertazione a livello comprensoriale) ed il parco progetti riguardante le proposte presentate dai Comuni già istruite positivamente dal nucleo di valutazione. Tutto ciò anche in relazione alle linee di sviluppo ed in indirizzo approvate dalla Regione Campania con la Legge n. 13/2008 e basata sul modello dei sistemi territoriali di sviluppo e delle aree omogenee”.