Salerno: caro Sindaco ti scrivo…

Caro Sindaco, chi ti scrive è nato ed è cresciuto nello stesso quartiere dove sei cresciuto tu ma, per l’amore viscerale e incondizionato che prova per il centro antico della nostra città da dieci anni vive nei luoghi del mito e della storia di Salerno. I barbuti. Il cuore di Salerno, proprio sui resti di quella che fu la reggia di Arechi II, in quei vicoli la cui toponomastica ricorda quelle personalità che hanno fatto di questa città un faro di luce, di civiltà e di sapienza in un epoca buia e tanto lontana quale fu il medioevo. Salerno in questi giorni ospita la seconda edizione di “door to door” (porta a porta per chi non mastica bene la lingua inglese), iniziativa che si svolge all’interno delle “Giornate Europee del Patrimonio”, una rassegna d’arte contemporanea, pensata per il centro storico di Salerno. Il progetto, nato da un’idea apprezzabile e degna di elogio voluto da Maura Picciau, Soprintendente BSAE per le province di Salerno e Avellino che gode tra l’altro del patrocino di Provincia, Comune e Fondazione Carisal. La manifestazione, come si legge nel comunicato ufficiale, “vuole essere un punto di incontro tra arte contemporanea, storia, tessuto urbano e grande pubblico per indicare una prospettiva di futuro e sviluppo sostenibile del centro storico salernitano, così legato alla tradizione quanto proiettato verso una sua riqualificazione“. I palazzi antichi, i cortili, le piazzette e gli slarghi della città vecchia ospiteranno una selezione di opere d’arte create e realizzate per l’occasione. Un cammino di segni d’arte ed emozioni per scoprire e ri­scoprire con rinnovato interesse e stupore, il tessuto storico urbano, tanto intricato nell’architettura quanto nella sua trama sociale. Lungo il percorso, sia di giorno che di notte, si incontreranno dei segni guida – a terra e vicino alle antiche colonne angolari dei palazzi – che indicheranno il tracciato e dove i visitatori potranno ritirare cartoline dedicate da distribuire o spedire come “frammento mobile” dell’evento” ed è proprio di questi segni guida che ti voglio parlare con questa mia non breve ma, spero, incisiva e veritiera missiva. Le piazzette, i vicoli, gli slarghi e le colonne di cui si parla hanno già dei segni guida permanenti NEGATIVI che accompagneranno i visitatori e che compongono un brutto tracciato che quotidianamente contrassegna il degrado e la totale mancanza di igiene urbana che ci fa vivere la tua amministrazione a tua insaputa. Rifiuti di ogni genere, resti di organico in deterioramento che segnano il percorso olfattivo degli abitanti e dei visitatori accompagnandoli in ogni dove da Santa Lucia al Conservatorio, dai vicoletti adiacenti piazza Portanova “Il salotto buono della città” a largo Ragno dietro la chiesa dell’Annunziata. Deiezioni animali non rimosse dallo scooterista di una cooperativa che dovrebbe garantire il servizio di pulizia il quale fa solo il giro “canonico” delle strade centrali, quelle più frequentate …. lasciandoci nella puzza e nello schifo. Sporcizia accumulata e nascosta nei luoghi poco frequentati dai passanti che qualche sprovveduto dipendente comunale lascia sedimentare quotidianamente nei vicoli a ridosso di via mercanti fregandosene di ogni buona regola che si dovrebbe seguire nello svolgere il proprio (lautamente retribuito) lavoro…. Eppure siamo a due passi dal Municipio e in queste strade, cortili, piazzette e slarghi stupendi non abitano solo quelli che tu chiami “cafoni” ma vi è una maggioranza di cittadini CIVILI che pagano la ta.r.s.u. e tutte le altre imposte comunali, rispettano il conferimento della differenziata e il più delle volte si autogestiscono la pulizia delle strade, che desidererebbero vedere queste ricchezze deturpate dall’incuria e dalla ladroneria di qualche furbetto che si frega lo stipendio, pulite, decorose, vivibili. Inoltre, caro Sindaco, qui non abitano solo le categorie di persone succitate bensì vi è anche qualche tuo soldato di “guerra” e di “ventura” titolato di incarico giuntale e delega ai problemi del centro storico che nella scorsa tornata amministrativa, che ti ha visto raggiungere il 75% dei consensi, ha ottenuto copiosissime messe di voti elettorali ed ha il DOVERE di far rispettare le regole e vigilare sul territorio invece di “fottersene” deliberatamente dello schifo in cui siamo costretti a vivere saltando i cumuli di “monnezza” umana ed animale ogni mattina quando passa in questi vicoli con la sua bella tuta per andare a correre sul lungomare! San Pietro a Corte, Vicolo Barbuti, Vicolo Adelberga, Vicolo Siconolfo, Vicolo dei Sartori, Vicolo Grimolado e non continuo altrimenti dovrei citare tutte le strade al di sopra e al di sotto di Via dei Mercanti, versano nel degrado più totale e tu non ne sai nulla perché qualcuno dei tuoi pensa a farsi pulire e tirare a lucido, da qualcun altro, solo le strade di accesso alla propria abitazione facendo finta che tutto va bene, che tutto è in ordine mentre non è così e noi, normali e comuni cittadini affoghiamo nella sporcizia e nel degrado! Di te caro Sindaco apprezzo il forte decisionismo ed il carattere autoritario, lo devo ammettere, ma se permetti, questi signori ti stanno “mettendo in mezzo….. “ Pertanto ti invito a venire a farti un giro con me per i vicoli, i cortili, le piazzette e gli slarghi ad ammirare quanto sono belle le colonne sotto le quali ci sono i segni dell’incuria della negligenza dell’abbandono e della strafottenza di chi ti rappresenta in Giunta ed in seno al Consiglio Comunale. Ti invito a fare una telefonata al Settore Competente del Comune e far mettere a fuoco gli obiettivi delle tante telecamere che hai fatto piazzare in tutto il centro storico perché mi pare siano leggermente fuori fuoco e chi sta dall’altra parte dell’obiettivo o non vede o fa finta di non vedere…. Infine, caro Sindaco, visto che qualche tuo assessore sa come rintracciarmi, se ritieni, fammi chiamare dal capo della tua segreteria e fissami un appuntamento per discuterne di persona perché poche righe non bastano per metterti a conoscenza dello schifo, delle omissioni, delle gravi mancanze ed inefficienze che quotidianamente, a tua insaputa, si verificano nel nostro amato e caro Centro Storico. Nel salutarti e scusandomi per i toni “incazzati” che ho usato in questa mia, ti invito a riflettere su queste cose e, conoscendo il tuo carattere, penso che quando ti renderai conto, sulla scorta di questa mia denuncia di malcostume e degrado, di quanto ti stiano prendendo in giro i tuoi collaboratori adotterai, come hai sempre fatto, i provvedimenti del caso e, magari, oltre a farci pulire i vicoli, gli slarghi, le piazzette e i monumenti, farai pulizia anche di qualche “sottoprodotto” che compone il codazzo che ti porti dietro da molto tempo ormai.

Pietro Cardella