Nel mirino del Fisco anche le telefonate dei cittadini

Enzo Carrella

Gli operatori dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati sul traffico e i contratti telefonici dei contribuenti. Nel rispetto della privacy Non solo le utenze business ma anche quelle domestiche Anche i dati dei telefoni saranno inseriti nell’anagrafe tributaria. Vodafone, 3g, Tim, Telecom, Wind, Fastweb, Teletu e Infostrada dovranno inviare i dati relativi alle utenze telefoniche fisse e mobili dei clienti privati. Finora l’invio delle informazioni era limitato alla clientela business. Assieme ai numeri, per i cellulari, dovranno essere comunicati anche i dati sui costi di abbonamenti e ricariche. La novità arriva nel provvedimento siglato ieri da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle entrate, «comunicazioni all’anagrafe tributaria relative ai contratti di servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare relativamente alle utenze domestiche e a uso pubblico». Dati utili per accertamenti fiscali. I dati andranno ad arricchire il cervellone dell’amministrazione finanziaria e potranno essere utilizzati ai fini dell’accertamento, sia per quanto riguarda il contrasto delle locazioni in nero sia per quanto riguarda l’accertamento sintetico e cioè anche il redditometro. Il primo flusso  relativo al 2011m entro il 30 settembre prossimo I dati relativi al 2011 dovranno essere inviati fino al 30 settembre prossimo. A partire dal 2012 la scadenza per l’invio dei dati è anticipata invece al 30 aprile. Ma cosa dovranno inviare gli operatori telefonici, tramite Entratel, all’amministrazione finanziaria? L’elenco del tracciato record è capillare: si parte dal codice fiscale del titolare dell’utenza, e i dati identificativi (data e luogo di nascita, cognome e nome) dell’utenza. In questa sezione andranno riportati gli estremi del contratto, la tipologia della tariffa applicata, specificando, cioè se si tratta di una ricaricabile o di un abbonamento. Le società di telefonia dovranno poi spiegare se l’utenza è utilizzata per affari-business o per uso privato-residenziale. Il fisco vorrà sapere se il contratto è multiutenza o individuale e se l’utenza è di telefonia mobile o fissa. Il dato dovrà riportare la data della prima attivazione dell’utenza e si dovrà indicare il numero di utenze registrato all’inizio dell’anno di riferimento e il numero di utenze registrato alla fine dell’anno di riferimento. Da comunicare gli indirizzi completi di dove si trova l’utenza. Uno spazio apposito del tracciato record è destinato ai dati relativi ai consumi e alle fatturazioni. Per il fisco sarà importante entrare in possesso di informazioni relative al numero dei mesi fatturati nell’anno, del costo annuo delle ricariche, del costo del traffico dell’anno. Per il costo annuo delle ricariche, l’operatore dovrà esprimere la cifra in euro e al lordo dell’Iva mentre, per il costo traffico annuo, l’importo deve essere indicato al netto dell’Iva. Infine spazio all’indicazione dell’ammontare fatturato, e anche in questo caso l’importo va espresso al netto dell’Iva. L’Agenzia, precisa che per evitare duplicazioni dei dati non vengono richiesti i dati catastali in quanto già disponibili nei sistemi informativi. Le società di telefonia hanno comunque l’obbligo di inviare anche le informazioni cosiddette negative: presentare, cioè, al fisco, in mancanza di dati da trasmettere per l’anno, la comunicazione negativa.Entro Il 31 Ottobre 2012  la comunicazione all’Agenzia  dei dati finanziari 2011 per i 600 milioni di rapporti attiviL’articolo 11 del dl n. 201/2011, stabilisce che banche, poste, sim, sgr e fiduciarie comunichino i dati relativi ai saldi iniziali e finali dei rapporti detenuti, nonché il totale degli accrediti e degli addebiti delle operazioni attive e passive conteggiate su base annue. Non solo: saranno oggetto di comunicazione anche il numero di accessi alle cassette di sicurezza, la quantità di contratti derivati stipulati e le operazioni di acquisto o vendita di oro o metalli preziosi poste in essere.Informazioni che dovranno essere trasmesse per ciascuno dei 600 milioni di rapporti attivi attualmente censiti nell’Archivio rapporti, nonché per i 155 milioni di operazioni extra-conto. La comunicazione all’Anagrafe tributaria dovrà essere effettuata, a regime, entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento. Per il solo 2011, i dati saranno trasmessi entro il 31 ottobre 2012.