Salerno: Cgil, vertenza Seta, proclamazione agitazione

Egr. Signor Prefetto, in riferimento all’oggetto e richiamate le intese di massima in codesta Sede verbalizzate, ancora pochi giorni fa, il Sindaco di Cava,così come riportato da articoli di stampa, preannunciava azioni di scioglimento della Società con l’avvio delle messa in liquidazione della stessa. Tutto ciò nonostante il costante impegno delle OO.SS. a compulsare le parti in causa (in particolare il Comune di Nocera Inferiore) affinché fossero onorati gli impegni di massima circa le somme occorrenti per riequilibrare il pesante deficit accumulato dalle passate gestioni Amministrative del predetto comune. Noi riteniamo che la Società non può e non deve essere sciolta,anche, in relazione alle direttive emanate dall’Assessorato Regionale all’Ambiente con nota 0046/SP del 02/01/2012. Con questo modo di fare si mortificano anche, gli impegni che, le maestranze in proprio hanno accordato alle SS.LL. Del Piano industriale non c’è traccia. L’unica cosa che si continua a ripetere con ossessiva insistenza è lo scioglimento.  Cosa si nasconde dietro questa manovra? Perché proprio adesso? Perché quando era possibile non si sono coinvolte adeguatamente le istituzioni sopraordinate ( Regione e Provincia)?? Perché distruggere un patrimonio di competenze e di buona amministrazione del servizio con un assetto tutto pubblico (società in house) dopo che si è voluto liquidare il socio privato?! Perché servire una parte del territorio limitata invece di allargare il raggio di azione e di attrattiva verso altri Enti locali del costituendo ambito?! Perché annullare anni di lavoro, portando al fallimento un’esperienza che, solo per difficoltà di liquidità e di cassa, è venuta a trovarsi in temporanea difficoltà? Tutti questi perché non hanno ancora una risposta!!! Ci opporremo ad ogni affido esterno dei servizi di I.A. e all’ingresso di Società che vista la delicatezza del Settore , potrebbero essere “ triangolate” con soggetti poco affidabili. Ai Commissari di Nocera Inferiore chiediamo di uscire dal burocratismo gestionale e di operare uno scatto di reni “oltre le righe” affinché l’esperienza sia salvaguardata. Basta con la politica del domani si vedrà. Oggi bisogna fare tutto anche l’impossibile. Il sindaco di Cava sospenda ogni determinazione nella direzione auspicata da questi sindacati. In difetto nel mentre approfondiremo tutti i quesiti e le domande poste, ancora senza risposta, faremo sentire forte la voce dei lavoratori. Non consentiremo lo smantellamento e la svendita della Seta. Questo sia chiaro fin d’adesso!!! Per questi motivi e per quanto, già espresso con nostre precedenti note Vi comunichiamo lo stato di agitazione degli addetti tutti della Società Seta, (Cantiere di Cava e di Nocera) preannunciando la sospensione delle attività accessorie come per legge. Chiediamo un apposito tavolo per la definizione ed il dovuto tentativo di conciliazione e raffreddamento del conflitto ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. Preannunciamo azioni di lotta a sostegno della vertenza con possibili astensioni dal lavoro.  Vista la delicatezza della vertenza e le pesanti ricadute sui lavoratori, l’organizzazione del servizio con riflessi negativi sulle cittadinanze interessate , chiediamo l’attivazione urgente dei tavoli richiesti.