“Tramonto, buio, luce” di Vitina Maioriello: convivere con la disabilità

  Tramonto, buio, luce” nasce come biografia di Vitina, ragazza divenuta paraplegica in seguito ad un incidente stradale: un pirata della strada la investe e in un secondo la sua vita di bambina spensierata (il tramonto) si trasforma in una lotta contro il dolore ed il destino (il buio) per poi trasformarsi in una nuova esistenza, ricostruita da zero ma ugualmente piena di gioia, di sentimenti, di amore (la luce). Ma questo romanzo autobiografico è molto di più. È la descrizione di una traiettoria imprevedibile che si abbassa nella cupa disperazione e ritrova le altezze dell’amicizia e dell’amore. Vitina Maioriello, scrittrice e pubblicista, riesce a parlare con semplicità e freschezza di quante le è accaduto, facendo della sua esperienza il simbolo della forza dell’ottimismo. La positività che traspare dalla sua prosa riesce nel difficile intento di parlare di tragedie e dolore col sorriso sulle labbra, regalando al lettore una carezza che è conforto e sostegno. Tramonto, buio, luce è una poesia, un inno, un canto alla vita che tanti giovani oggi non apprezzano e distruggono. Un libro che ti prende sin dalle prime pagine, ti travolge, non ti consente di interromperne la lettura, ti insegna il valore della vita che va vissuta sempre positivamente, senza cedimenti alle infinite difficoltà che la costellano. Lo stile è scorrevole, piacevole, poetico. Dal tramonto temuto dopo l’incidente automobilistico si passa al buio delle dolorose esperienze. Infine ritrova la luce, più intensa, più viva, più calda di quella che aveva preceduto il tramonto, la luce che ora la illumina, la mette a fuoco, la esalta e la rende una donna straordinariamente capace di affrontare le difficoltà della vita, di gioire, di godere. Fine osservatrice, sa riflettere sulle sue esperienze personali, le analizza, ne trae stimolo a continuare a vivere facendo in modo che il tramonto ed il buio alimentino sempre più la luce che ora l’avvolge, la esalta nelle sue qualità umane, la proietta in un futuro che non sai immaginare se non nel segno del successo che da sola si è costruita e che tutti avvertiamo come emblema di una persona che dal dolore ha saputo trarre l’insegnamento a vivere la vita nelle sue mille sfaccettature di un poliedro. Un poliedro le cui facce aspettano di illuminarsi tutte di luce intensa, senza ombre e senza tramonti.