Mercato San Severino: convegno all’ospedale Fucito

Anna Maria Noia

“Ricoveri e dimissioni. Aspetti deontologici e medico-legali”: questo il tema del convegno attuatosi sabato 14 gennaio scorso presso il nosocomio di Curteri in Mercato S. Severino; un dibattito tecnico e riguardante la panoramica generale della decisione da parte dei responsabili ospedalieri di dimettere il malato secondo le normative più importanti, non dunque una discussione “localistica” peculiare, sebbene poi tale dibattito sia stato seguito da una tavola rotonda dal titolo: “L’ospedale e il territorio a confronto”, orientata verso un senso più strettamente pertinente alla realtà del presidio “Fucito”, spesso “mal considerata” da parte dell’utenza. Un’occasione preziosa per fare il punto della situazione su tematiche attuali e cogenti, prioritarie, su argomenti scottanti. A relazionare nell’ambito di tale materia, principalmente, il medico legale Antonello Crisci, docente presso l’ateneo di Salerno; proprio la facoltà di Medicina e Chirurgia, eredità dell’antica Scuola Medica, dovrebbe “sfornare” i primi laureati dalla sua recente fondazione giustappunto quest’anno, nel 2012. Ciò è stato espresso nel suo brevissimo intervento introduttivo da uno dei responsabili dell’organizzazione della “convention”, il medico di medicina generale Mario Liguori. Egli, assieme a Franco Lamberti e a Sandro Noia ha fortemente voluto questo momento di riflessione e di proficuo scambio culturale. Liguori ha autocriticamente ricusato, nel passare la parola a Crisci e agli altri relatori, succedutisi nella tavola rotonda conclusiva, “lo scarso indice di fiducia da parte della popolazione verso il nostro presidio. Ciò – ha illustrato Liguori – denota il fatto che la medicina del territorio non funziona come dovrebbe.” Tra gli altri intervenuti, ricordiamo i “vertici” istituzionali del distretto e della struttura ospedaliera, rispettivamente Rocco Basile e Generoso Conforti per i saluti; Virginia Scafarto, direttore sanitario del S. Leonardo e Bruno Ravera, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia. A lui è spettato trarre le conclusioni. Erano presenti anche Corrado Caso, medico generico che ha funto da moderatore, e il neo eletto presidente dell’Ordine dei Veterinari Orlando Paciello. Nell’intervento di apertura Basile ha cercato di ribattere alle severe e polemiche parole di Liguori, ammettendo “il rallentamento della sanità di Curteri, soprattutto in questo periodo”, ma ha ricordato le tante – a suo dire – iniziative sorte in questi anni nell’ambito territoriale. Il docente Crisci è entrato subito in argomento, parlando con perizia di “Ricoveri e dimissioni” avvalendosi di slide e diapositive. Il fulcro del discorso è stato esposto in maniera tecnica e competente. Innanzitutto egli ha illustrato la grande quantità di denunce che colpisce i medici che sbagliano (a livello di errori di comunicazione, spesso causati da infermieri triagisti, per quanto concerne i codici), enumerando la significativa cifra di ben quattro medici denunciati in Italia ogni giorno. Le dimissioni dal reparto ospedaliero dei malati come atto finale del rapporto di interazione tra pazienti e medico di base: questa, in sunto, l’analisi del medico legale.“Sulla decisione di dimettere il paziente – asserisce Antonello Crisci – ci sono condizionamenti da parte di vari fattori, ad esempio le normative in materia, l’assicurare il turn over dei pazienti, anche a seconda della disponibilità di posti letto.” Questione assai delicata, quella affrontata dal docente, che ha stigmatizzato il problema del dimettere il cittadino nell’ambito di alcune “linee guida” proposte a livello giuridico; linee guida che rappresentano però solo delle indicazioni e non posseggono carattere “obbligatorio”. Subito dopo Crisci ha snocciolato dati e termini tecnici, burocratici. Il convegno, organizzato per discutere di una maggiore presenza dell’ospedale sul territorio, ha quindi visto passare sotto la lente di questo medico anche l’obiettivo della comunicazione professionale: essa può consistere in modalità cartacea, telefonica, elettronica e interessa i medici di famiglia anche nel poter loro accedere più facilmente agli atti di dimissione dell’assistito redatti in ospedale. In appendice alla lectio di Antonello Crisci, la difficoltà di un “libero arbitrio” in base a cui i medici dei nosocomi devono decidere se dimettere o meno il cittadino, l’utente. È emerso però che la cura e la guarigione vengono definite dal diritto costituzionale condizionato, non dunque con assolutezza, secondo la normativa e le leggi vigenti. In conclusione l’intervento da parte di Bruno Ravera, intervenuto a seguito della tavola rotonda sul rapporto ospedale-territorio; la manifestazione è finita con proposte relative al tema in programma.

Un pensiero su “Mercato San Severino: convegno all’ospedale Fucito

  1. Gentile Signora Noia,

    ho letto il suo articolo con interesse, ma sento la necessità di farle rilevare, al fine di non sminuire l’organizzazione e il valore del qualificato Convegno tenutosi presso l’Ospedale di Curteri che il dr.Corrado Caso è medico di famglia ma, anche, giornalsta pubblicista, Membro eletto del Consiglio dell’ Associazione della stampa salernitasna e direttore della rivista Tribuna ippocratica.òa sua presenza al Convegno è stata dovuta a queste caratteristiche e non a un ripiego da parte degli organizzatori.

    Distinti saluti
    Corrado Caso

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