Salerno: Gagliano “Siamo alle solite, predicano bene e razzolano male!”

La telenovela della riforma della legge elettorale continua imperterrita ad imperversare sul piano politico e, come sempre, alla ripresa dei lavori dopo la lunga pausa estiva, ogni partito esce all’esterno con gli slogan di sempre per catturare l’attenzione dei cittadini. L’unica “vera” verità è che la gente è stufa di tutti questi politici che predicano in un modo e si comportano in un altro, completamente opposto. Mai come ora tutti compatti parlano di riforma della legge elettorale, auspicando  il ritorno alle preferenze o comunque ad un sistema con il quale i cittadini possano scegliere i Deputati e Senatori, evitando questi  “Decreti di nomine” messi su dalle segreterie dei partiti che altro non fanno che andare  a gratificare quasi sempre delle persone sgradite e sconosciute alla gente. Ma la verità è che tutti fanno finta di voler cambiare questa legge, ma nessuno ha voglia di farlo in quanto perderebbero dei grossi privilegi, visto che quasi a tutti loro manca il consenso dei cittadini, i quali andrebbero a scegliere i propri rappresentanti. E tutto ciò, vale anche sia per l’abrogazione delle inutili Provincie e sia per dimezzare il numero dei parlamentari. Ma tutto ciò non faceva parte del programma elettorale che ha portato Berlusconi ad essere eletto in maniera netta? Ma non sono trascorsi inutilmente circa tre anni ed ora si ripropone tale problema come se non se ne fosse mai parlato prima? Ed allora vista la situazione disastrosa in cui versa il paese sarebbe il caso che personaggi come il Presidente della Provincia, che è stato tra coloro che hanno votato questa maldestra legge in Parlamento, diventassero consequenziali nel portare avanti in tempi veloci questa riforma, dando un chiaro senso di priorità, rispetto a tanti problemi altrettanto importanti. Ma sono certo tutto questo non succederà visto che il vero obiettivo di tutti i partiti è di arrivare al termine di questa legislatura – 2012 o 2013 – e votare nuovamente con “il porcellum” e tentare ancora una volta di farsi rappresentare a Roma da potentati, portaborse e signor si, anzichè da quelli dai quali i nostri concittadini intendono realmente farsi rappresentare.