Castel San Giorgio: interessante convegno sull’ambiente

Anna Maria Noia

“La storia dei luoghi come alternativa al degrado. Intorno a Giallo tufo”: questo il titolo del convegno di alto livello, molto interessante, organizzato il 7 maggio scorso presso l’arciconfraternita dell’Immacolata Concezione a Castel S. Giorgio e avente a tema e per oggetto appunto l’ambiente; si è altresì illustrato, nel corso della convention/tavola rotonda, il romanzo “Giallo tufo”, dell’architetto Francesco Escalona, appassionato di materie letterarie e di scrittura che lavora nella stupenda e dimenticata (troppo spesso) location dei Campi Flegrei. Essa opera rappresenta un giallo le cui vicende si svolgono per l’appunto nella cornice incastonata di queste zone meravigliose. Presenti all’evento numerose autorità del Comune di S. Giorgio nonché del comprensorio e della Valle del Sarno. Vi erano poi molti appassionati di storia, di ecologia, di beni architettonici e soprattutto naturali di tutto l’hinterland. Tra gli intervenuti annoveriamo, oltre all’autore Escalona: Francesco Di Pace, che insieme a Rossana Di Poce ha approntato un volumetto con delle ricerche sulle nostre risorse naturali ed antropizzate, il cui titolo è stato l’argomento del convegno; l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano; l’on. Alfonso Andria; naturalmente il sindaco di Castel S. Giorgio Franco Longanella; Raffaele Del Giudice, presidente di Legambiente Campania; il priore dell’Arciconfraternita Gennaro Cibelli, il politico Isaia Sales; don Graziano Cerulli, parroco in questa cittadina. A moderare il tutto proprio Rossana Di Poce. Dopo una breve e sentita introduzione e prolusione di Francesco Di Pace, che ha tra l’altro avuto il merito di aver ricordato l’italofrancese regista e autore di “noir” originario della zona: Jean Claude Izzo e celebrato con degne iniziative in questi mesi, è stata attuata – tramite il “pretesto” dell’opera di Francesco Escalona, che ha ispirato la tavola rotonda – un po’ di storia e geografia dei luoghi. In particolare si è parlato, in questa introduzione e presentazione avvenuta per rompere il ghiaccio e per stigmatizzare l’intento del convegno stesso – dell’acquedotto romano, anche “protagonista” insieme agli altri temi delle bellezze naturali ma perfino antropiche però nel rispetto dell’ambiente e si è parlato a lungo – pure dopo – della Solofrana e delle zone della Valle del Sarno (in cui rientra S. Giorgio) sempre in vista dell’obiettivo del tanto discusso “sviluppo del nostro territorio”.“Noi crediamo nell’impegno e lavoro giornaliero per la Valle del Sarno – ha esordito Di Pace – aiutateci a non perdere occasioni importanti per la nostra storia ed identità come questa del convegno.”Di Pace ha poi accolto Romano con un accorato appello per la salvaguardia del territorio in questione. Poi Longanella, il medico sindaco di Castel S. Giorgio, ha rafforzato la sua amicizia con l’assessore Romano e ha colto la palla al balzo per dire che: “S. Giorgio soffre per interventi voluti dai politici per vanagloria e tuttavia si sta distinguendo per la risoluzione dei problemi legati all’inquinamento della Solofrana”.“Una bella notizia – ha asserito il primo cittadino di S. Giorgio – mi è stata comunicata stamattina dall’assessore Cosenza: l’Europa infatti ha stanziato fondi per la Campania, circa 120 milioni di euro, sia per intervenire rispetto ad opere ecologiche inerenti il golfo di Napoli che per le nostre zone.”“Un momento importante non solo per i cittadini di Castel S. Giorgio – ha espresso Giovanni Romano rivolto alla vasta platea di pubblico accorso in un congruo e cospicuo numero ad affollare e a stipare, ad assieparsi lungo la navata della Arciconfraternita. Dopo brevi considerazioni non tecniche bensì letterarie sul libro “Tufo giallo”, di Escalona, tra l’altro presidente del Parco Regionale dei Campi Flegrei, un giallo ambientato in queste nostre belle terre così vituperate e disprezzate, Romano si è addentrato più nello specifico e per ciò che riguarda la sua competenza ed ambito di specializzazione.“E’ necessario preservare, salvaguardare i nostri beni – ha detto l’assessore Romano – ma anche non imbalsamare [frase che ha colpito noi che scriviamo nonché Del Giudice di Legambiente che nel suo intervento successivo ha commentato in maniera diversa tale espressione di Giovanni Romano] gli stessi nostri luoghi mettendoli quindi solo sotto una campana di vetro. Si richiede solo che i cittadini e i politici/amministratori abbiano un ragionevole equilibrio limitando le azioni umane ma non impedendole.”“Nelle zone “compromesse” dall’inquinamento – ha proseguito l’assessore regionale all’Ambiente – si è rotto l’equilibrio con la stessa natura in cui viviamo: io do la colpa ai Campani, se tale equilibrio si è spezzato, e non mi si venga a dire che sono le altre regioni a portare altra spazzatura a Napoli – ha chiarito. Romano ha dissertato letterariamente sul libro che ripercorre in maniera originale “alla Camilleri” la storia dei Campi Flegrei. Dopo questo excursus, il membro della giunta Caldoro ha fatto il punto sulla pericolosità della Solofrana, ancora inquinata da scarichi e sversamenti illegali che minano la salute della popolazione che vive nel territorio, ricollegandosi poi al tema ambientale voluto nell’approntare il convegno. Infine alcune dettagliate parole anche sul dissesto idrogeologico, affrontato pure nel corso della discussione e a lungo. Dopo di Romano ha offerto il suo intervento Alfonso Andria, tra il letterato, il poeta e soprattutto l’istrione e il politico; egli ha spaziato – nell’ambito della sua vasta cultura che gli ha consentito di giungere a redigere un suo recentissimo disegno di legge proprio riguardante, nello specifico, il rischio idrogeologico di cui è pervasa anche S. Giorgio – dalla “questione morale” personale e non riguardo l’ambiente alla critica umanistica e tecnica ma in particolare letteraria del volume. Dopo i numerosi amarcord di Andria, ha proferito il suo veemente e convinto, convincente discorso – anche provocatorio – il giovane presidente di Legambiente Del Giudice: “Il territorio deve essere senza luoghi comuni bensì con comuni luoghi – ha espresso tra le altre sue parole, ricche di verve e di passione – occorre avere passione per il territorio ma anche per i suoi “frutti”, i prodotti tipici come i pomodori.”Parole audaci e gagliarde, entusiastiche ed entusiasmanti da parte di questo giovane Del Giudice, che ha contrapposto le sue tesi da ambientalista al discorso politico di Romano. Altri interessanti concetti sono stati espressi da Isaia Sales, in una buona dissertazione con puntuali modalità di riflessioni politiche e sociologiche. Egli ha trattato sia dell’opera “Tufo giallo” sia si è incentrato dal punto di vista amministrativo sulle ricchezze e bellezze della nostra Campania e precipuamente dei Campi Flegrei andando anche egli un po’ “contro” l’assessore regionale Romano nel parlare dell’edilizia che abbruttisce e non abbellisce oggigiorno gli “spazi vuoti” senza case ma pieni di natura in cui ci troviamo a vivere. Infine si è presentato semplicemente e simpaticamente l’autore di “Tufo giallo”, l’architetto Francesco Escalona.

 

3 pensieri su “Castel San Giorgio: interessante convegno sull’ambiente

  1. La conoscenza storica di tale illustre passato dovrebbe esorcizzare la tendenza all’oblio dei luoghi e al loro degrado.

  2. La proposta nasce dall’esigenza di valorizzare gli ultimi siti rimasti liberi da un’eccessiva presenza antropica e di destinarli alla ricreazione e a un turismo responsabile e sostenibile per l’intera area della Valle del Sarno e per la stessa provincia di Salerno.

  3. sembra iniziare a Castel San Giorgio un NUOVO CORSO CULTURALE, di sano dialogo, di discussioni anche accese ma di CRESCITA COLLETTIVA.

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