Salerno: “Audiendo” Scotti legge Mauro Corona con gli origami di D’Auria

 Sabato 30 aprile, alle ore 21.30, presso la libreria Punto Einaudi di Salerno, in Corso Vittorio Emanuele 94, secondo appuntamento con “Audiendo- Voci dal Contemporeaneo”, la rassegna promossa dalla Soprintendenza Bsae di Salerno e Avellino, guidata da Maura Picciau. Il giornalista Edoardo Scotti, leggerà brani scelti dal testo “La fine del mondo storto” di Mauro Corona, illustrati dagli “origami” dell’artista Pasquale D’Auria, con la regia di Andrea Carraro. Il progetto “Audiendo”, coordinato da Maria Giovanna Sessa, della Soprintendenza Bsae ed inaugurato nel primo appuntamento da un’applauditissima performance di Alessandro Bergonzoni, si caratterizza per il coinvolgimento di luoghi diversi del fare cultura: dalle sale da tè ai negozi di abbigliamento, pasticcerie, bar, outlet, ristoranti, spazi per l’estetica e luoghi d’incontro frequentati da un pubblico giovane, in cui artisti e rappresentanti della società civile leggeranno brani di romanzi, testi drammaturgici, saggi, racconti, scritti di architettura, con il sottofondo di musica contemporanea, di performance e di esposizioni  temporanee. Nell’appuntamento di sabato 30 aprile la voce sarà quella di Edoardo Scotti, attuale responsabile delle pagine di cultura e spettacolo della redazione napoletana di La Repubblica, con importanti trascorsi anche radiofonici. Docente di teoria e tecnica del linguaggio giornalistico all’Università di Salerno ed alla Federico II di Napoli, Scotti punterà l’attenzione sui brani più avvincenti del nuovo libro di Corona. Un romanzo-denuncia ma anche un messaggio di speranza: un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il carbone e l’energia elettrica. È inverno, soffia un vento ghiacciato. La stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni per riscaldare, il cibo scarseggia, non c’è nemmeno più energia per illuminare le notti. Le città sono diventate un deserto silenzioso. Rapidamente gli uomini si accorgono che tutto il benessere, fondato su oggetti meravigliosi e tecnologia all’avanguardia, è perfettamente inutile. Circondati dal superfluo e privi del necessario, intuiscono che una salvezza esiste, ma si nasconde in un sapere antico, da tempo dimenticato. Anche le opere d’arte che accompagneranno la lettura manifestano il rifermento ad una sapiente e raffinata manualità:  quella di Pasquale D’Auria, uno tra i maggiori creatori di origami, tanto che il Club Italiano degli Origamisti ha pubblicato alcune riviste dedicate ai suoi modelli. D’Auria ha esposto a Monaco, Londra, Santiago de Compostela e al Louvre di Parigi. La regia è affidata ad Andrea Carraro, noto ai salernitani per la trentennale attività svolta con il suo Teatro del Giullare.