Fine anno con bòtti e…con prudenza

                  Antonio Pirpan

 Sparati per disfarci in allegria dell’anno vecchio, provocano molto spesso vere e proprie stragi, Da decenni, la passione per i fuochi d’artificio si è trasformata in un tributo di sangue continuo, con una costante tragica che invita alla riflessione. Bisogna dire che con le frequenti operazioni anti-bòtti eseguite dalle Forze dell’ordine, si riesce a controllare la gran parte dei venditori e dei fabbricanti autorizzati, ma è pressochè impossibile intervenire sui consumatori veri, cioè i cittadini, i quali, nell’euforia del momento, sparano all’impazzata, con il rischio di colpire il vicino di casa che osserva dal balcone. Un modo sconsiderato di fare festa che, a volte, produce danni irreparabili. Particolarmente dure, come è noto, sono le leggi che riguardano l’attività clandestina e i reati di fabbricazione e smercio di prodotti esplosivi, fuochi d’artificio inclusi, e altrettanto severe le disposizioni che attengono alla detenzione illegale di fuochi esplosivi. Non sempre, però, si riesce ad applicarle, essendo vasto il territorio da setacciare e scarse le unità operative disponibili. L’origine dei fuochi è remota. Infatti, pare fossero già conosciuti dai cinesi nei tempi antichi. A introdurli in Italia, agli albori del quattordicesimo secolo, furono i bolognesi e i fiorentini, probabilmente affascinati da una credenza pagana che attribuisce ai fuochi non solo una funzione propiziatoria, ma anche esorcizzante: più forte è il fragore, più scappano gli spiriti maligni; più in alto volano i fuochi, più illuminano la città e maggiore sarà la fortuna e la protezione che ricadranno sui cittadini. Ci vuol poco per essere suggestionati dalla fantasia. Val qui la pena ricordare che, col passare degli anni, la fabbricazione dei fuochi d’artificio è diventata un’arte, nella quale gli italiani si sono sempre distinti, e si distinguono oggi più che mai, con stupende creazioni pirotecniche che riscuotono successo in Europa e, forse, nel mondo. Allora, mentre si avvicina la notte di San Silvestro, facciamo attenzione ai bambini quando li vediamo armeggiare con materiale esplosivo; non acquistiamo bòtti, razzi, petardi e quant’altro, da venditori illegali, perché sono i più pericolosi, essendo quasi sempre confezionati da artificieri incapaci e arruffoni; facciamo attenzione al materiale inesploso del giorno dopo; collaboriamo nel segnalare alle Forze dell’ordine punti di vendita clandestini e fabbriche abusive allestite in rustici di campagna o in baracche alla periferia della città, e spesso in scantinati di palazzi in pieno centro urbano. Questo lo passiamo fare. Per il resto, affidiamoci alla protezione celeste. Meglio se a mezzo preghiera. Buon anno nuovo!