Campagna: assegnato il VI° Premio Palatucci

               Sergio Barletta

A Campagna   nell’Aula Consiliare sabato 27 novembre  si è tenuta la cerimonia per l’assegnazione del  VI  Premio Giovanni Palatucci alla presenza di autorità e di un folto pubblico. Premiato  Franco Perlasca, figlio di Giorgio, eroe definito “giusto” dagli Ebrei per aver salvato a rischio della vita 5200 ebrei dai campi di sterminio.Premiati dall’ANPS –Associazione Italiana Polizia di Stato-  per benemerenze  il sindaco di Campagna Biagio Luongo e la pittrice di  origine irpina Laura Bruno,che ha donato cinque ritratti di Giovanni Palatucci alle Istituzioni. Ospiti d’eccezione sono intervenuti sul tema “Libertà,legge e coscienza:la scelta dei Giusti” : Paola Saluzzi, giornalista di Sky TG24, Don Franco Stano, teologo,cappellano della Polfer Lazio e postulatore della causa di canonizzazione di Palatucci, Il Questore di Salerno Antonio De Iesu,gli stessi premiati  Franco Perlasca, presidente della Fondazione Giorgio Perlasca e il sindaco del paese  Biagio Luongo,  Il presidente del Comitato Palatucci  Michele Aiello,  moderatore il giornalista Carmine Granito. Campagna dedica da sempre grande attenzione alla memoria  di Giovanni  Palatucci: lì infatti sorse il campo di concentramento italiano. Grazie alla presenza nel paese dello zio vescovo Giuseppe Maria, l’ultimo Questore di Fiume italiana  inviò tanti ebrei nel salernitano con la certezza che avrebbero avuto salva la vita,cosa che avvenne. Oggi  il luogo,un ex convento, è divenuto  Museo della Memoria,con foto e oggetti  dell’epoca,aperto alle scolaresche che vogliano approfondire la storia partendo dal territorio che ne è stato scenario. Particolarmente gradita la presenza di Franco Perlasca,che ha narrato la straordinaria vicenda del padre: nell’inverno del 1944-45 Giorgio Perlasca si finse console spagnolo a Budapest e rilasciò permessi falsi per il rimpatrio in Spagna degli ebrei, sfruttando una legge a  vantaggio della sua azione. In tal modo salvò la vita a 5200 persone, contrapponendosi  spesso di persona ai tedeschi nel rivendicare il suo ruolo diplomatico per salvare vite umane. La sua storia è stata taciuta e ignorata da tutti, anche in famiglia, finchè alcuni ebrei da lui salvati non l’hanno ritrovato dopo lunghe e difficili  ricerche. Il  Premio assegnato a Campagna unisce in “gemellaggio” due italiani straordinari, Palatucci e Perlasca, legando  idealmente il nord e il sud d’Italia in un percorso di umanità,eroismo e bontà. Per “meritare” il titolo di “Giusto tra le Nazioni” entrambi, di religione e origine non ebraica, senza altra finalità se non quella umanitaria, hanno messo a repentaglio la propria vita, salvando migliaia di persone -il questore di Fiume 5000 circa contro le 5200 di Perlasca -. Ma la storia ha scritto un diverso finale per loro: Perlasca è ritornato nell’anonimato di una vita semplice  con la famiglia in provincia di Padova, mentre  Palatucci, catturato e chiuso in un campo di concentramento, moriva a soli 36 anni a Dachau. La lezione  morale che hanno offerto al mondo con la loro azione è oggi un faro ed un esempio per tutti, soprattutto per i giovani che hanno bisogno di credere e sperare nei valori basilari dell’umanità.