Fisciano: il Sindaco ha ipotecato il futuro del Comune per 30 anni

Nel Consiglio Comunale a Fisciano, tra gli argomenti posti all’Ordine del Giorno si è discusso della rinegoziazione dei mutui della cassa depositi e prestiti sul quale c’è stato un duro scontro con l’opposizione. Infatti ancora una volta c’è stato il voto contrario dei gruppi consiliari “Uniti per Fisciano” e “L’Aquilone”. Ieri per l’ennesima volta si è verificato quella che ormai è un’abitudine, al tentativo di un ragionamento e di una riflessione moderata e tranquilla sull’argomento da parte dei consiglieri dell’opposizione si è registrato il consueto modo arrogante del Sindaco di replicare interrompendo un possibile dialogo civile con la minoranza. Su proposta del Sindaco si mette in discussione l’argomento relativo alla  negoziazione dei mutui della cassa depositi e prestiti che prevede l’allungamento della durata di numero 32 prestiti in corso a 30 anni. Questa operazione costa al comune di Fisciano la cifra di € 2.700.235,00 , infatti il debito residuo di € 7.786.700,00 aumenta in € 10.486.935,00.“ Noi siamo fermamente contrari a questa rinegoziazione, fatta in modo indiscriminato e per il massimo del periodo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti, si potevano rinegoziare solo i prestiti che prevedevano un abbattimento del tasso di interesse e per un periodo inferiore ai 30 anni”.“ Ma l’assurdo,  ai limiti del ridicolo,  è stato l’inserimento di un prestito la cui durata residua era di 3 anni per un importo da pagare di € 27.060,18 e che adesso, dopo l’approvazione delle delibera, scadrà tra 30 anni con il pagamento della somma di € 48.706,20, circa 21.646,00 in più.”“Abbiamo anche proposto di bandire una gara, per eventualmente, in caso di offerte più vantaggiose per l’Ente, contrarre mutui con Istituti di credito diversi dalla Cassa Depositi e Prestiti la quale ha dettato le condizioni accettate dalla maggioranza ma che vengono subite dai nostri concittadini.

Giovanni  Sessa