Cava de’ Tirreni: i lavoratori dell’ASER S.p.A. senza stipendio da tre mesi

   I lavoratori della  ASER S.p.A.,  con la presente, contestano il mancato pagamento degli  emolumenti  da tre  mesi e, i commissari liquidatori , non presenti e disinteressati  perseverano,  imperterriti  ad attuare le procedure per la cassa integrazione prevista da 15 a 24 mesi  senza nessuna certezza del reintegro di tutte le maestranze, vedi linee guida dello brullo piano industriale o meglio linee guida presentato alle OO.SS. infatti,  alla presenza dei rappresentanti provinciali ( dott. Celano, dott.ssa Ferrazzano ) il socio privato (35%) ha presentato una linea guida di piano industriale che tra circa 24 mesi assumerà soli 14 unità su 35. La cosa ancor più grave, al momento, è che tutti  i colleghi del Consorzio SA/2, GESCO, ISOAMBIENTE e STIR continuano a percepire lo stipendio regolarmente. Purtroppo crediamo, l’evidenza ci fa credere che, “il disegno” della cassa integrazione e di un poco probabile rientro, sia solo l’inizio di un principio dopato, da sdoganare in altre realtà consortili. C’è da precisare una cosa, però, che tanto sta accadendo solo nella politica salernitana. Pertanto, invitiamo tutte le maestranze delle altre realtà ad essere vicini e solidali con i dipendenti della ASER s.p.a.  Tanto premesso, si precisa che la società Aser è, è stata, una azienda  pubblica fondamentale per il completamento del ciclo dei rifiuti e oggi con un pseudo piano industriale artefatto si consegna di fatto l’intero patrimonio economico e strutturale a costo zero ad una società privata non del salernitano. Oltre che un errore strutturale a danno delle maestranze, ma anche politico gestionale che costerà caro al centro destra nelle prossime elezioni  comunali di Salerno città. Così come recita la legge 26/2010  la società Aser doveva essere assorbita dalla Ecoambiente Salerno S.p.A. ma, sono subentrati altri coinvolgimenti  e pertanto, illecitamente sono state prese altre  decisioni, dubbie,  sterili e deleterie per le maestranze, tali da innescare una lotta tra poveri. Non si può invocare il rispetto delle leggi per poi applicarle a secondo degli scopi in atto (Andreotti: la legge per i nemici si applica, per gli amici si interpreta). Infatti, si fa notare che il problema esiste solo per Aser, mentre per tutte le altre società consortili, GESCO, Consorzio SA/2, STIR ove vi sono esuberi dichiarati e stipendi d’oro, non si fa al momento nessuna cassa integrazione ne altra attività  di  accertamento.