Struttura sociale ed interconnessione con la sessualità- 1 parte

Maurizio Manzo

Da Freud ed altri psicoanalisti quali Wilhelm Reich, Herbert Marcuse, fu messa in risalto è data importanza all’interconnessione tra sessualità e strutturazione sociale. Precedentemente poca attenzione era stata data al fatto che cambiando gli atteggiamenti ed i comportamenti nei rapporti personali (anche quelli sessuali) si raggiungessero ed ottenessero radicali mutamenti nella vita relazionale sociale. Fu posto in rilievo dalla moderna psichiatria che seppur in età infantile l’essere umano subisce coercizioni e violenze da condizionargli l’ego, in età adulta potrà fare appello alla propria coscienza e consapevolmente rimuovere gli atteggiamenti malsani e deliberatamente cambiarli, così ponendo la sua positività inter relazionale in ambito sociale, che evolverà beneficamente. Da sottolineare che gli stessi non colsero l’ulteriore aspetto sociologico che correva tra la costruzione sociale della sessualità e la costruzione dei rapporti e dei ruoli di genere, cosa che fu colta dai movimenti femministi e cultural-femministi e, sebbene ciò, non intuirono che tali cambiamenti relazionali e sessuali svolgevano e svolgono una funzione fondamentale nel processo di guarigione personale e sociale. Quindi in una rilettura della rivoluzione sessuale degli anni Sessanta e Settanta non pochi fraintendimenti sono venuti alla luce. In primo luogo, contrariamente a quanto viene detto, anche in altri periodi della storia dell’Occidente i comportamenti sessuali furono sciolti, anzi in alcuni ambienti addirittura molto liberi. In secondo luogo la moderna ribellione contro i costumi sessuali tradizionali iniziò in Occidente molto prima degli anni Sessanta e Settanta. Per esempio verso la fine dell’Ottocento donne come Tennesse Clafflin e Virginia Woodhull sfidarono la massiccia censura sociale contestando la diversa considerazione dei comportamenti sessuali se tenuti da donne rispetto agli uomini. Nel Ventesimo secolo Margaret Sanger sfidava le vessazioni del governo e addirittura il carcere per ottenere l’introduzione dei contraccettivi negli Stati Uniti. E seppur gli anni Cinquanta furono caratterizzati da un certo conservatorismo sessuale e sociale, grazie ad Alfred Kinsey furono portate avanti ricerche pioneristiche in tali ambiti.