Salerno: Provincia, i quattro dell’apocalisse

 Aldo Bianchini

In ogni epoca storica, in ogni latitudine, in ogni Paese ci sono sempre degli “uomini” che stoicamente cercano di combattere anche contro i mulini a vento quando sta ormai già sopraggiungendo “l’apocalisse”. Nell’Apocalisse di Giovanni sono quattro i cavalieri, ognuno legato ad una disgrazia: “pestilenza, guerra, carestia, morte”. E’ stata questa l’impressione che ho avuto assistendo alla conferenza stampa delle forze politiche di opposizione in seno alla Provincia di Salerno (mancavano alcune rappresentanze!!), insomma mi è parso di trovarmi di fronte ai mitici o famigerati “quattro cavalieri dell’apocalisse” che favoleggiavano dell’imminente “fine del mondo” per nascondere probabilmente la loro stessa fine. Difatti i consiglieri provinciali Russomando Buonaiuto, Savastano, Coscia e Postiglione (poi è arrivato anche S. Valiante), assenti Amabile e Alfieri per motivi istituzionali, si sono presentati in conferenza stampa scortati dal segretario provinciale del PD (Michele Figliulo, in scadenza) e stranamente anche dal parlamentare Fulvio Bonavitacola, per presentare “un anno di in-attività” dell’Ente presieduto da Cirielli come una “cortina di fumo” e nulla più. Devo essere sincero, sono rimasto incredulo alle accuse che i sunnominati hanno lanciato all’indirizzo di Edmondo Cirielli e mi sono detto che la vita, spesso, è davvero strana perché hanno detto le stesse cose che io vado dicendo da oltre quindici anni all’indirizzo del loro capo Vincenzo De Luca: decisionismo apodittico, intemperanza verso le istituzioni, protagonismo, dominio sugli assessori, tracotanza politica, non rispetto del regolamento dei contributi, pressioni e intimidazioni, revisione di piani scolastici, scelta di commissioni di verifica al di fuori del consiglio, nomina di ben 70 consulenti (almeno questi sono gratis!!), mistificazione delle regole come nel caso dell’ASI, svendita del patrimonio immobiliare, inattività del consiglio, campagna acquisti politici, insipienza nel riordino del ciclo delle acque, e così via. Sono rimasto incredulo, dicevo, perché quando una forza politica di opposizione, facendo finta di dimenticare tutto quello che in circa venti anni ha fatto il suo capo incontrastato, ripete pedissequamente quello che ha scritto e detto in tanti anni un “umile giornalista” è il segno che questi poveri cavalieri sono davvero giunti almeno alla frutta, per non dire all’apocalisse. Evidentemente Russomando, Buonaiuto, Bonavitacola, Figliulo, Savastano, Coscia, Postiglione e Valiante hanno dimenticato cosa fece De Luca nei primi due anni dal gennaio 1994 al dicembre 1995. Fulminò strada facendo due  personaggi di grande cultura della sinistra come Pino Cantillo e Peppino Cacciatore, salvò letteralmente per i capelli Mario De Biase da una torbida vicenda sindacale con il Partito per farne uno dei suoi uomini di fiducia ed infine per affogarlo dopo il 2005, mise alla porta Pasquale Stanzione che fuggì dal comune per rifugiarsi in Provincia, bastonò violentemente alcuni sindacalisti rei di aver avviato le cooperative-miste senza la sua autorizzazione, sballottò dirigenti e funzionari che non si adeguavano senza ritegno alcuno,  gridando e minacciando mediaticamente ai quattro venti “pestilenza, guerra, carestia e morte”. Proprio come hanno cercato di fare oggi, in tono minore e più educato, gli ultimi cavalieri prima dell’apocalisse. E in che cosa, dunque, avrebbe ecceduto il presidente Cirielli tanto da meritare una conferenza stampa per propagandare la in-attività di un anno? A mio modesto avviso Cirielli non ha fatto altro che applicare, semmai con regole più democratiche, il cosiddetto “metodo deluchiano” che gli ultimi cavalieri dell’apocalisse hanno sempre condiviso osservando il massimo silenzio. E’ il metodo giusto per vincere e Cirielli deve ancora conquistare il Fort Apache (Comune) ed il fine, come al solito, giustifica i mezzi o meglio il metodo. Ma se il metodo deluchiano ha prodotto negli anni tutti i vuoti di cassa denunciati dalle miste, almeno quello di Cirielli ha garantito in questo primo anno l’azzeramento di gettoni, prebende, costosi incarichi ed inutili contributi, eccezion fatta per Noemi la cui bellezza non ha prezzo. Nonostante anche in questo sistema ci siano ancora delle zone d’ombra, o meglio delle isole felici. Per chiudere: “Un fedelissimo di De Luca stamattina in un bar del centro ha detto ad alcuni amici che ormai il “capo non dorme la notte”. Per colpa di Cirielli? Chissà!!

 

 

16 pensieri su “Salerno: Provincia, i quattro dell’apocalisse

  1. Grande Aldo,
    quanto è vero quello che hai scritto, e quanto e’ doloroso per chi vive quotidianamente questo orrore, come noi consiglieri di circoscrizione. Più che cavalieri dell’apocalisse, qualcuno di loro è raragonabile al Sancio Panza di Don Chisciotte, che pur di assecondare, o per paura dello stesso, combatte, agli ordini del suoi padrone, contro i “mulini a vento”.

  2. DOMANI 30/06 INAUGURA TUTTA BELLA BELLA LA PISCINA VIGOR DATA IN GESTIONE A SALERNO SOLIDALE…..IL NOSTRO CARISSIMO SINDACO VA’ A TAGLIARE UN ALTRO NASTRO MENTRE NELLA STESSA SOCIETA’ A PARTIRE DAL 1 LUGLIO TANTE FAMIGLIE NON AVRANNO PIU’ UN REDDITO….PERCHE’ VERRANNO LICENZIATI MOLTI OPERAI GUARDANDO BENE A NON LICENZIARE I COMPARIELLI.

    PERCHE’ NON PARLATE ANCHE DI QUESTO???????????

  3. Egregio,
    come un condizionatore che si nutre di acqua e produce aria fresca, Lei si nutre di livore (sbandierato, storico, profondo e traumatico) e produce parzialità.
    Potrei dirle che:
    1)Noemi, poichè retribuita, ha un prezzo;
    2)Noemi, vista in costume (si fidi), sembra una donna di 40 anni;
    3)Lei riporta chiacchiere da bar, sentiti dire, con la disinvoltura di chi davanti al bar ci è seuduto davvero e quindi …. dice la sua sentendosi a suo massimo agio;
    4) “il fine giustifica i mezzi” è una barbarie concettuale che ha consentito di avere un alibi ai nazisti, ai sovietici, ai fascisti, ai palestinesi, agli israeliani, ai terroristi, ai mafiosi e lei … se ne dovrebbe un po’ vergognare. In realtà le moderne società si riconoscono nella condivisione dei mezzi e non dei fini.
    5) non le ho mai sentito commentare le seguenti affermazioni del Presidente della Provincia e dei vari ultras istituzionali:
    5.1. “Antonio Mauro Russo è (questo, quest’altro e quest’altro ancora) e poi diventa assessore (cui prodest? certamente non allla collettività);
    5.2. “De Mita … gerovital ed altro” e poi ….. stima, rispetto ed accordo;
    5.3. “Citarella lo stimo ….. e parlo con lui di politica e di sport” che tipo di stima? per come porta i capelli? per come si veste? per come si comporta nella vita civile? oppure per come opera imprenditorialmente? oppure per le sue frequentazioni imprenditoriali? oppure ….;
    6) non le ho mai sentito esprimere una valutazione sul cambio di tre direttori generali in un anno, sulla dissimulaizone dell’opinione pubblica nella vicenda Gambino, sulle nomine di politici in ruoli tecnici e di controllo…..;
    7) non le ho mai sentito esprimere una parola sul do ut des che contraddistingue il risiko quotidiano che, a mio modesto avviso, rappresenta il fine ultimo del nuovo conducator, per il quale, sempre a mio modesto avviso, la Provincia di Salerno è un mezzo strumentale;
    8) non le ho mai sentito esprimere una parola sul fatto che negli ultimi dodici mesi, l’ex forza italia è diventata una colonia del conducator;
    8) non le ho mai sentito esprimere una parola sulla eventuale (?) continuità con cui le imprese di prima (???) si aggiudicano i lavori di oggi.
    E poi: secondo Lei la borsa del turismo archeologico 2010 si farà o sarà tagliata in nome degli sprechi della precedente amministrazione? E se si farà, si farà sempre allo stesso posto dove governa un assessore provinciale e dove sono in essere procedimenti per innumerevoli abusi edilizi?

    Potrei continuare per ore ma,…, ho la sensazione (prossima alla certezza) di perdere il mio tempo.

    Secondo me, Ella appartiene ad un mondo andato, buio, polveroso, perennemente contrapposto.
    Secondo me, il Sud di oggi ha bisogno di presente, futuro, luce, pulizia, coesione, solidarietà, senso di appartenenza, comune sentire, condivisione dei mezzi, etica.
    Ha bisogno di internet, di connessioni culturali, sociali ed economiche, di libertà.
    Ha bisogno di una nuova generazione liberata dal virus delle precedenti generazioni, liberata anche da De Luca il quale, a mio avviso ha rappresentato un epoca e… ai posteri l’ardua sentenza.

    Prego affinchè i Suoi fini abbiano rispetto del mezzo che utilizza.

  4. la denuncia politica dei consiglieri provinciali è una vera è propria vergogna visto che i consiglieri comunali bonaiuto e coscia sanno benissimoo che al Comune di Salerno l’elargizione di contributi per feste e festini è in continuo aumento. Prima di parlare dell’Ente Provincia guardassero bene il modo con cui il comune di SALERNO eroga i soldi pubblici sempre alle stesse associazioni con il solo scopo di fidelizzare i consensi; almeno la Provincia ha approvato sin da subito un regolamento che disciplinasse l’elergizione di contributi mentre il Comune sollecitato dal sottoscritto non ha mai preso in considerazione questa proposta. Chissà PERCHE’?
    VINCENZO MUSTO
    CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE PDL

  5. Bravo, come sempre, Bianchini. Ci vuole veramente una faccia di… (limitiamoci a dire di bronzo!), per gridare contro l’arroganza di Cirielli, da parte di personaggi servi del sistema deluchiano che da 20 anni opprime ogni anfratto della vita civile e democratica di questa città.

  6. MI basti commentare solo l’incipit del sig. Roberto Smarigli. Rivolto a Bianchini, dice : “Lei si nutre di livore…”. Ma se sono 20 anni che dobbiamo sopportare il “livore” del suo duce tanto amato. Sono 20 anni che ogni settimana lo sentiamo eruttare fiele contro tutto e tutti. E poi, fa la morale a Cirielli ! Che faccia tosta ! Parla di “conducator”, e non vede che il vero Ceausescu a Salerno è uno solo, tanto da voler far erigere un palazzone degno solo del dittatore rumeno. parla poi di contiguità con le ditte appaltatrici !! Ma se sono 20 anni – continuo a ripetere – che a Salerno lavora solo chi vuole Lui. Insomma… mi fermo qui perchè ci sarebbe da fare un elenco infinito delle malefatte del suo duce, conducator, lo si chiami come si vuole. Il problema è che ora il suo impero comincia a scricchiolare, la campagna per le regionali è stata la sua disfatta di Russia: come tutti i “bravi” dittatori la sua fine è vicina. Non sono un fan di Cirielli, né tanto meno del PDL, ma quando le situazioni si incancreniscono, quando anche la sinistra salernitana è diventata ostaggio di un uomo solo, ben venga chiunque sappia liberare la città dalla cappa di piombo.

  7. Invito l’anonimo Roberto Smerigli innanzitutto a presentarsi con nome e cognome. Poi gli spiegherei che Bianchini, che per anni ho seguito in tv su Quarta Rete, fa semplicemente il giornalista e che se lo si segue sdi capisce che nel tempo ha parlato bene e male sia dei personaggi di destra che di sinistra. Sullo stesso De Luca spesso si è espresso in maniera correttissima, soprattutto per quanto riguarda i processi a suo carico. Del resto il “buon Roberto” se non mi crede può leggere anche su questo giornale gli articoli pubblicati in questi due anni di esistenza di questa bella realtà editoriale e giornalistica. In alto a destra, vicino al titolo, c’è una casella bianca; basta inserire ikl nome e iol cognome del giornalista e appariranno tutti i suoi articoli. Li legga Roberto, potrà soltanto imparare. A “Dentrosalerno” dico semplicemente: grazie di esistere.

  8. Ieri sera sul tardi passeggiando sul cuorso Vitt. Em/le mi sono intrattenuto con alcuni amici. Uno di questi, forse esagerando, ha detto che questo articolo di Bianchini meriterebbe ospitalità su testate giornalistiche nazionali perchè è la ricostruzione, brutale ma perfetta, della situazione che è sotto gli iocchi di tutti e che molti non vogliono riconoscere come vera.

  9. Intervengo per dire molto educatamente all’anonimo Roberto Smarigli che la sua analisi è priva di un elemento fondante: il riconoscimento di Bianchini come uno giornalista veramente indipendente in questa città.

  10. Il successo di Bianchini è indiscutibile, comne la sua provata indipendenza da qualsiasi “centreo di potere”. Il buon Roberto Smarigli deve farsene una ragione.

  11. Semplice, sintetico e molto forte il pensiero di Nico Donadio sull’azione giornalistica portata avanti da Bianchini in tantissimi anni. Bisogna sempre andare avanti.

  12. Il compito del giornalista è sempre molto difficilee bisogna apprezzare chi è libero. Qui a Salerno non è facile. Io opero nell’ambito di Palazzo di Città e posso garantire che questo articolo così come quelli della serie “Fort Apache” hanno dato molto fastidio a tante persone. Ma a Bianchini il coraggio non manca, almeno spero.

  13. Conosco Bianchini ed invito a conoscerlo anche il “buon Roberto” per rendersi conto se è pieno di livore. Il problema semmai è un altro e potrebbe essere legato all’assoluta distanza dal potere (di qualsiasi colore) dell’amico Bianchini che dopo tantissimi anni di presenza sulla scena del mondo giornalistico e politico è rimasto sempre fuori da qualsiasi spartizione, anche di modesti e sconosciuti “uffici stampa” per i quali i giornalisti salernitani fanno a gara (per non dire a cazzotti!!)pur di aggiudicarseli. Roberto, ti prego, vai alle manifestazione e te ne renderai conto da solo anche se sei offuscato dal tuo sviscerato amore per il “gran capo”.

  14. Mi sembra che non sia proprio il caso di fare tanta pubblicità all’unica voce dissidente, bisogna ignorarlo. Questo è un paese che vive in democrazia e se Bianchini conquista il 99% dei consensi è segno che qualcosa di buono rappresenta.

  15. Veramente bello questo articolo che richiama i quattro dell’Apocalisse. E’ vero Bianchini ha ricordato soltanto verità che nessuno può contestare, come l’ostracismo nei confronti del filosofo della sinistra Pino Cantillo e dello storico Peppino Cacciatore. Basterebbero questi episodi per cancellare ogni dubbio sulla condotta autoritaria del sindaco.

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