Salerno: Sanità a lutto per la scomparsa di Luigi Manzione, primario oncologo

C’è grande incredulità e commozione per l’improvvisa, immatura scomparsa del Dott. Luigi Manzione, salernitano, primario di oncologia medica all’Ospedale S. Carlo di Potenza. Lascia nel più immenso dolore la moglie Maria Giovanna Baldi, le figlie Giulia e Francesca, i fratelli Mimmo e Luciano, le sorelle Giovanna, Maria Paola e Filomena, la suocera, i cognati e i nipoti. Il rito funebre sarà celebrato martedì 4 maggio alle 16, nella Chiesa di Santa Croce, all’arrivo della Salma dall’Ospedale Umberto I di Roma.Appresa la notizia, il presidente della Regione Basilicata Vito Di Filippo ha espresso “commozione e cordoglio per la scomparsa dell’oncologo Luigi Manzione, un clinico di grande valore che sapeva unire alla competenza professionale una grande umanità, un medico per il quale era quotidiana missione la cura e l’assistenza dei suoi pazienti. Ricorderemo Manzione, inoltre, per il valido contributo dato alla gestione della sanità in Basilicata. E’ anche per lui se l’oncologia nella nostra regione ha raggiunto in questi anni livelli di specializzazione e di condivisione con i centri italiani più qualificati. Di lui ci rimarrà il grande senso di responsabilità e di umiltà”.L’assessore alla Salute e Solidarietà sociale della Basilicata, Attilio Martorano, nell’esprimere viva e profonda partecipazione al dolore della famiglia, ha ricordato dell’oncologo Luigi Manzione “la particolare sensibilità profusa negli anni nell’esercizio di una professione vissuta sempre con grande impegno ed indiscussa capacità”.La nostra Redazione esprime compatta il so cordoglio ai familiari ed in particolare all’amico Arnaldo Amabile

16 pensieri su “Salerno: Sanità a lutto per la scomparsa di Luigi Manzione, primario oncologo

  1. Esprimo il più grande cordoglio per la perdita di un grande professionista e collega che ho conosciuto ed ammirato per la sua onestà intelletuale e coerenza.
    Ciao caro amico
    Placido Amadio

  2. Un uomo professionalmente e umanamente unico, ho avuto modo di conoscerlo bene per varie vicissitudini familiari, sempre disponibile e tante volte è venuto a visitare mia madre a casa, ormai immobilizzata, senza mai farsi problemi.
    Stamattina sono rimasto davvero colpito da questa brutta notizia , credo che per tutti quelli che lo hanno conosciuto abbiamo perso uno dei pochi punti di riferimento dell’ Ospedale S. Carlo.
    Sono molto vicino al dolore della famiglia
    Michele Santangelo (Potenza)

  3. Lui era un ginecologo prestato all’oncologia. Bravissimo. Soprattutto per i tumori della sfera genitale femminile. Ha creato dal nulla l’oncologia a Potenza. E’ stata una morte assurda. Lo rimpiangeremo. La foto non ha nulla a che vedere con lui; potete trovarla su http://www.ilquotidianodellabasilicata.it.

  4. Esprimo la mia incredulità di fronte all’improvvisa scomparsa di Luigi di cui ho sempre ammirato non solo la competenza e la grande professionalità, ma anche il grande spirito e la simpatia che lo hanno sempre caratterizzato. Penso che la sua peridta sia incolmabile per tutti noi che lo abbiamo conosciuto.

    Michele Caraglia

  5. Affranto ed incredulo piango un maestro di professionalità ed umanità.La sua scomparsa lascia un vuoto grandissimo ed incolmabile per la comunità oncologica campana e nazionale. Un faro di coerenza e lealtà unico.
    Lello

  6. Anch’io oggi piango la prematura scomparsa del Dr. Luigi Manzione che negli anni’90 seppe regalare con grande garbo e professionalità alla sua “paziente modello” (mia madre)altro tempo “miracoloso”.

  7. Oggi ho perso un amico, un fratello, il mio primario. Abbiamo lavorato insieme per 16 anni. 16 anni di battaglie contro tutto e contro tutti, di grandi soddisfazioni e di grandi delusioni, di intuizioni, di lungimiranza, di impegno incondizionato verso gli altri, verso gli ammalati, verso quelli che definivi, Gigi, i Tuoi ammalati. Non ho più parole, solo lacrime. Il vuoto che hai lasciato sarà incolmabile. Ti sia lieve la terra…….
    Mimmo

  8. Con immenso dolore ricordo il mio amico Prof.Manzione, professionista lungimirante e di una umanità unica. Sempre disponibile…Un grande… Ti saluto con affetto amico mio…Ciao Prof.

  9. Gli allievi infermieri tutti dell’ospedale S.Carlo di Potenza partecipano commosi al dore che ha colpito la famiglia Manzione… RICORDEREMO sempre il nostro primario di oncologia come una persona umana,leale e seria che quotidianamente riusciva a donar sollievo e soprattutto un sorriso a tutte le persone impegnate nella lotta contro la malattia…LE PERSONE PASSANO MA I VALORI RESTANO SULLA TERRA…GRAZIE!!

  10. La Chiesa di Santa Croce e gli spazi antistanti erano gremitissimi per l’estremo abbraccio a Gino, che un destino beffardo ha sottratto all’affetto di parenti e amici in ancor giovane età.

    Da Potenza, primari, dirigenti medici e personale dei reparti sono accorsi numerosi. Hanno seguito con gli altri presenti, nel clima di generale commozione, il rito funebre e portato alla famiglia l’affettuoso abbraccio di cordoglio. C’erano, tra gli altri, il dottor Luigi Martino, primario dell’unità operativa di medicina nucleare, il dottor Enrico Cicchetti Mazzeo, direttore del dipartimento chirurgico, i dirigenti medici Domenico Bilancia e Antonio Spadino.
    Notati il direttore dell’Ente Provinciale per il Turismo Vito Caponigro, consiglieri comunali, avvocati colleghi di Mimmo, il primario di oncologia al “Ruggi” Clementina Savastano, il primario del reparto d’immunologia trasfusionale Giuseppe Pistolese.

    Il “Quotidiano della Basilicata” ha pubblicato ieri in prima pagina la notizia della morte del dottor Manzione, mentre la Gazzetta del Mezzogiorno ha ricordato con toccanti espressioni il primario oncologo del “S.Carlo”:
    “”” Ha salvato tante vite, ma per la sua non c’è stato nulla da fare. È morto a Roma – per le complicazioni di una trombosi – il dottor Luigi Manzione, primario dell’oncologia medica dell’ospedale San Carlo di Potenza. Aveva soltanto 57 anni. Ha iniziato il suo percorso al San Carlo nel 1981 come ginecologo. Distintosi come figura medica innovativa gli fu assegnato il compito di curare, quando la parola cancro era quasi impronunciabile e incuteva terrore, quei malati che in quella fase storica della medicina regionale avevano come unica alternativa quella di emigrare in altre regioni. Iniziò da solo l’attività di day-hospital oncologico nel 1993.
    Dopo qualche anno gli fu affiancato il dottor Domenico Bilancia e dopo qualche altro ancora entrò a far parte del gruppo il dottor Angelo Dinota. Sino ad arrivare a festeggiare l’anno scorso i dieci anni di attività del suo reparto di Oncologia medica, cresciuto con molte figure mediche e riconosciuto fra i migliori in Italia. La sua attività è stata apprezzata sino al punto di vedersi affidare la segreteria nazionale dell’associazione che raggruppa tutti i primari oncologi d’Italia. È stato anche componente del direttivo dell’ Associazione Italiana di Oncologia Medica, la più prestigiosa in Italia”””. «Manzione – dice il governatore lucano Vito De Filippo – era un clinico di grande valore che sapeva unire alla competenza professionale una grande umanità, un medico per il quale era quotidiana missione la cura e l’assistenza dei suoi pazienti». Importante è l’eredità che ha lasciato alla Basilicata. E che consente ai suoi collaboratori di continuare l’assistenza ai malati di tumore”””.

    Tra tanti manifesti notata tuttavia l’assenza di quello dell’Ordine dei medici di Salerno, a conferma evidente del detto “nemo propheta in patria”.

    In molti abbiamo accompagnato Gino nell’ultima arrampicata sui tornanti della Laura fino alla cappella di famiglia a Contrada. Sulla bara, ricolma di fiori, il fratello Mimmo, con toccante slancio di umana pietà, ha posto una canna da pesca, altra grande passione del primario, dopo famiglia e professione medica.

  11. Appreso la triste notizia a medjugorie dove pregavamo anche per lui, sconvolti ci associamo al dolore della famiglia del dott. Luigi Manzione.Con la sua improvvisa scomparsa abbiamo perso il nostro sempre sicuro punto di riferimento. Grazie per quanto ci hai aiutato per i nostri problemi di salute. Pace alla tua anima che ha raggiunto nel cielo Nostro Signore

  12. Con grande dolore apprendiamo la scomparsa inaspettata di Luigi,ricordiamo per sempre, con gratitudine, la vicinanza che riuscì a riservare anche alla nostra famiglia, nel momento della sofferenza, ma la tristezza per la sua scomparsa è addolcita dalla certezza che il patrimonio morale che lascia in chi lo ha avuto vicino non si potrà estinguere.
    Gennarina Manzione e i suoi figli

  13. Profondamente addolorato per la scomparsa di un collega che tanto ha saputo generosamente dare all’oncologia medica italiana e quindi a tutti i malati, vorrei che giungessero ai famigliari di Gigi il mio più sincero cordoglio unito alla stima e all’affetto per un grande medico e un grande amico.

    Enrico Aitini

  14. Tra i tanti messaggi di cordoglio, pervenuti a Maria Giovanna Baldi Manzione, i seguenti sono un’ eloquente testimonianza dei sentimenti di stima e di alta considerazione di cui godeva il primario oncologo del ”S. Carlo” di Potenza prematuramente scomparso.

    La famiglia Veltro di Vignola (PZ) ha scritto:
    “””Hai salvato tante vite e risollevato tanti cuori. Speriamo che lassù la tua Anima possa ricevere la giusta serenità continuando a dare speranza a tutti coloro che qui soffriranno per la tua immane precoce mancanza. Grazie dottor Manzione.”””

    Il dott. Rubino Grieco di Rionero in Vulture (PZ) ha scritto: “””Gentile Dott.ssa Maria Giovanna Baldi Manzione,
    apprendo con profondo dolore della prematura scomparsa del caro Dott. Gigi e, nell’emozione del momento, avverto il bisogno di esprimerLe i sensi del più sincero cordoglio per il grave lutto che ha colpito la Sua famiglia, l’Ospedale S.Carlo di Potenza e la intera sanità della Basilicata.
    Oggi non più in servizio, nella mia qualità di dirigente prima e di direttore amministrativo e generale poi, per oltre trent’anni ho avuto assidui rapporti con Gigi che ho seguito nella Sua brillante carriera all’interno del nosocomio potentino, del quale, a giusto titolo, era diventato primario autorevole.
    Come doveroso omaggio alla Sua memoria, vengo a darLe testimonianza del ruolo decisivo che Gigi ha svolto per la crescita dell’Ospedale, con la serietà degli studi, la professionalità rigorosa, la dedizione assoluta ai Suoi ammalati, l’indipendenza dalla politica e dai centri di potere, la libertà di giudizio. Le esprimo, pertanto, i sentimenti di gratitudine per il lavoro svolto in tanti anni da Gigi, il cui ricordo resterà vivo in quanti ebbero il privilegio di conoscerlo e di appezzarlo.”””

    Il dott. Lazzaro Repetto, direttore del Centro di ricerca oncologica geriatrica di Roma ha scritto:
    “””Ho conosciuto Gigi quasi 20 anni fa e da allora ci siamo ritrovati molte volte a convegni, riunioni, in varie parti d’Italia e all’estero, sempre solo e quindi per ragioni di lavoro, per provare e trovare nuove vie alla cura di una malattia, il cancro che continua ad affliggere così tante vite e famiglie.
    Per alcuni di noi, congressisti incalliti, il cancro è principalmente il “nostro lavoro”, da affrontare con lucidità e un certo autocompiacimento per l’importanza del ruolo e la visibilità che questo mestiere può dare. Senza dubbio Gigi si distingueva tra tutti, per la sua capacità di mettere l’uomo che era, brillante, schietto, sensibile, davanti a tutto; di guardare alle persone prima che alla malattia. Questo mestiere di oncologi , che ci fa vivere quotidianamente a braccetto con la sofferenza e la morte, trasforma molti di noi in freddi e distaccati professionisti, sia nei rapporti con i pazienti e le loro famiglie che nei rapporti con i colleghi.
    Gigi no; è sempre stato per me e per tutti quelli che l’hanno ben conosciuto un uomo, prima che un bravo medico, un amico, prima che un collega corretto e disponibile. Non ci sono parole per consolare chi perde una persona amata. Ma ricordare Gigi, la sua umanità, provare ad imitare un po’ del suo entusiasmo per la vita può solo renderci migliori di quello che siamo”””.

  15. Aprrendo solo ora della grande perdita.
    Ho avuto il piacere di conoscere il Dottore in un periodo brutto della mia vita.
    Lo ricordo oltre per la sua professionalità per la sua grande umanità
    Faccio a tutti le mie più sentite codoglianze.

  16. L’ho scoperto soltanto ora. Sono addolorata. Ho avuto l’onore di conoscerlo ai congressi del Cipomo e di pubblicare alcuni suoi contributi sul Sole-24 Ore Sanità. Un uomo, un medico straordinario. E’ una grande perdita. Mi unisco alle condoglianze con sentitissima partecipazione.

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