Salerno: Cirielli, “La verità storica per le giovani generazioni”

Conseguentemente alle polemiche costruite ad arte da certa stampa, da esponenti del PD e da frange di estrema sinistra che su Facebook si sono manifestate anche con insulti, ritengo opportuno fare alcune precisazioni storiche a tutela del prestigio dell’Istituzione che rappresento. Il senso del manifesto per la celebrazione del 65° anniversario della Liberazione , per la verità, è molto chiaro ed è reso palese dalla lingua italiana, che notoriamente è la più complessa e ricca di espressioni nel panorama delle lingue indoeuropee. La presa di distanza dalle conseguenze nefaste per la democrazia dell’esperienza fascista è, inequivocabilmente, scritta nel testo: “La Festa del 25 aprile celebra la riconquista della libertà del popolo italiano e la difesa dei valori fondanti per la dignità dell’uomo e per la convivenza civile e democratica della nostra comunità nazionale”. Il riconoscimento dell’impegno, del ruolo svolto dagli italiani che hanno sacrificato la loro vita a fianco degli Alleati per la conquista della libertà è ugualmente presente in maniera centrale come fondandativo della nostra nuova Italia. “Il sacrificio di tanti, militari e civili, che hanno aiutato la coalizione “Alleata” dei Paesi democratici, rappresenta il punto fondante della nostra nuova Nazione. L’ identità ed il sacrificio di chi ovunque ha combattuto per la Patria sono, comunque, una risorsa dalla quale attingere idee e forza per il governo e lo sviluppo della nostra terra”. La realtà è che una certa cultura antidemocratica, per anni a servizio (a volte anche a pagamento) della Russia comunista, vuole negare alle giovani generazioni la possibilità di conoscere una serie di verità storiche, che io invece ho inteso sottolineare: 1)Senza l’intervento e il consequenziale sacrificio di centinaia di migliaia di giovani americani, l’Italia non sarebbe stata liberata e la Coalizione non avrebbe sconfitto la Germania nazista. 2) La Resistenza era un movimento composito che intruppava anche persone che non combattevano per la libertà e per la democrazia, ma per istaurare una dittatura comunista in Italia. 3) Se ci avesse liberato l’Armata Rossa, anziché gli Americani, per 50 anni non saremmo stati un paese libero. E’ inutile dire che ho voluto incentrare il mio intervento sui valori di libertà e democrazia, gli unici che intendo celebrare e tramandare alle giovani generazioni.

 

 

4 pensieri su “Salerno: Cirielli, “La verità storica per le giovani generazioni”

  1. Le parole usate dal Presidente Cirielli per rievocare il 25 aprile non sono affatto scandalose. Per troppi anni la liberazione è stata raccontata da angolazioni faziose e poco rispettose della verità dei fatti. L’Italia fu liberata dalle truppe anglo-americane : è questo il dato di fondo sul quale si è troppo stesso taciuto o sorvolato. Il contributo dei partigiani fu senza dubbio importante e significativo, ma secondario rispetto a quello militare. Va poi oservato che i partigiani non erano solo rossi, grazie al cielo, altrimenti l’Italia sarebbe passata da una dittatura ad un’altra, forse peggiore della prima.

    Angelo Cennamo

  2. Per tal Cennamo: Gli italiani dicono lecchini, i francesi laquet, i napoletani leccac…

  3. D’accordo col sig. Cennamo. I partigiani non furono solo comunisti e meno male che è andata cosi, altrimenti oggi saremmo come la Polonia, l’Ungheria, la Romania etc..etc…

  4. Cirieli è un volgare provocatore, ha fatto la scoperta dell’acqua calda dicendo che purtroppo tra i partigiani c’era chi voleva sostituire una dittatura nera con una rossa ma questo fatto ormai lo sanno in molti per fortuna, ma non’è un buon motivo per destabilizzare la Resistenza, perchè quella non era solo fatta dai “Comunisti” (per fortuna) ma anche da Cattolici,Liberali e tanta gente comune che ha dato la vita per la libertà e la democrazia ovvio che gli Americani ci hanno dato un grande aiuto prima militare (soprattutto al sud dove ci furono gli sbarchi prima a Pantelleria e poi a Paestum)e poi economico con il piano Marshall,ma questo on deve mai e poi mai far dimenticare ilprezzo pagto in termini di vte dagli itaiani che combattevano per la libertà,non bisogna percolpa di unaminoranza partigiana che voleva che l’italia passasse sotto l’orbita sovietica dimenticare tutta la resistenza

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