ANCE-UIL: la battaglia viene da lontano

 Aldo Bianchini

Alla fine della conferenza stampa indetta dall’Ance di Salerno ho avuto netta la sensazione di aver assistito alla prima di tante battaglie furiose cui assisteremo da qui alle prossime elezioni amministrative comunali. In gioco c’è la lunga mano della politica che attraverso i sindacati e gli imprenditori (o almeno una parte di essi) cerca di riconquistare la supremazia indiscussa nelle scelte future della città capoluogo, e non solo. Per capirne di più bisogna fare un rapido cenno alla conferenza stampa del presidente Antonio Lombardi del 30 dicembre scorso. In quella occasione Lombardi, senza tentennamenti, svelò pubblicamente il fallimento del “piano casa” e del “PUC” predisposti dall’Amministrazione comunale di Salerno con grave ricaduta economica ed organizzativa sul “modello organizzativo” voluto dalla “the rising generation” costituita in gran parte dalle nuove leve imprenditoriali che, al momento, detengono più del 90% di maggioranza nell’Ance-Aces. A dimostrazione di questo assunto la presenza nel salone dell’Ance del presidente Lombardi, del segretario generale Filca/Cisl Ferdinando De Blasio e vice pres. Ente Scuola Edile, del segretario generale della Fillea/Cgil e vice pres. Cassa Edile, del presidente della Cassa Edile Antonio Lanzara e del presidente della Scuola Edile Antonio Scermino. In pratica il sindacato è schierato con le imprese, manca la Feneal/Uil di Luigi Ciancio che rischia, così, di rimanere fuori dalla futura progettazione di sviluppo economico-imprenditoriale ed occupazionale dell’intera provincia di Salerno, perché quando si parla di “piano casa” e di “Cup” si parla dell’intera provincia, con riflessi sull’economia generale. Dopo il regno, forse durato troppo, di Riccardo Fiore al vertice della segreteria generale provinciale, la Uil sembra essersi spaccata e frazionata in più correnti tese, tutte, a spalleggiare (probabilmente!!) ognuna per proprio conto l’azione programmatoria del Comune in materia di costruzione delle grandi infrastrutture che vanno sempre più dimostrandosi un vero e proprio fallimento. E non è il caso qui di ricordare l’interminabile elenco delle grandi incompiute che hanno determinato la spaccatura, ormai insanabile, di quel lontano accordo che aveva sancito (la sera del 3 dicembre 1993 nell’Hotel La Lucertola di Vietri/M.) la tregua tra le grandi famiglie degli imprenditori e la “nuova casta politica” locale. Prova ne è l’insistenza con cui la Fenal/Uil (come documentato dall’Ance) ha preteso nel tempo la strumentalizzazione della Cassa Edile per il pagamento dei “salari differiti” agli operai della costruenda cittadella giudiziaria prima ed a quelli della Real Edil poi. Va solo ricordato che la Cassa Edile segue norme e direttive precise nel pagamento dei “salari differiti” e che la Real-Edil è la concessionaria dei lavori di realizzazione di unità abitative (piano casa in loc. Picarielli che evoca inchieste e processi!!) dallo Iacp-Futura, senza contare che in mezzo c’è il gruppo imprenditoriale “Chechile” già al centro di attenzione da parte quantomeno della pubblica opinione. Probabilmente, ma è solo supposizione giornalistica, l’Amministrazione Comunale nell’aver forzato questo rapporto privilegiato e dominante con il “gruppo Chechile” ha indispettito imprenditori e sindacati che si sono tirati da parte ed uniti nella contestazione contro il Comune. E da qui la controffensiva del Comune che, in ogni modo e con ogni strumento, cerca di portare avanti una crociata contro l’associazione dei costruttori gettando nella mischia prima l’assessore all’urbanistica (storica la sua recente filippica contro Lombardi) e poi una parte del sindacato Uil nel vano tentativo di riconquistare le tante posizioni perdute. E nella mischia è finita la Salernitana Calcio (della quale anche Luigi Ciancio era socio), le accuse del sindacato per la presunta occupazione della sede di Via Galloppa (storia del fitto e del previsto acquisto), la vicenda dei salari differiti, il mancato accesso agli atti, le assunzioni effettuate a trattativa privata (ci sarebbe anche il figlio dello stesso Ciancio!!), l’acquisto dei presidi personali di prevenzione e tante altre cose che leggerete comodamente su tutti i giornali e che qui, per ragioni di spazio, ometto. Vale solo la pena di ricordare che la Cassa <Edile salernitana è la prima in Italia nel rapporto tra somme incassate e salari differiti conferiti. Dall’esame obiettivo di tutta la vicenda viene naturale chiedere alla Feneal/Uil, ma anche a tutta la Uil perché, dopo tante e giuste battaglie anche contro le scelte dell’Amministrazione Comunale, il sindacato appare sempre più appiattito su se stesso a difesa di un qualcosa che ancora per poco riuscirà a resistere al compressore della storia. E soprattutto perché la Feneal/Uil continua ottusamente a rifiutare qualsiasi tipo di trattativa intorno ad un sereno tavolo di concertazione e perché strumentalizza innocenti operai in una battaglia che non è di loro competenza. La guerra, ovviamente, è soltanto alla prima battaglia; come andrà a finire lo sapremo soltanto dopo le elezioni amministrative. Nel frattempo avrò modo di raccontare altre vicende e di ritornare su quella cena presso “La Lucertola” di Vietri.