Salerno: Cisl, crisi dipendenti ex Alvi senza stipendio

Oltre venti dipendenti senza stipendio da cinque mesi, figli della crisi dell’ex gruppo Alvi, in attesa degli ammortizzatori sociali promessi dal governo nazionale. E’ quanto denunciano il segretario provinciale della Fisascat Cisl Salerno, Mariano Santarsiere, e il responsabile di zona, Antonio De Michelo. Una situazione diventata insostenibile, che ha messo in ginocchio i lavoratori delle società ‘Iper Alvi’ e ‘Super Alvi’, rimasti esclusi dal fitto di ramo d’azienda effettuato nel novembre del 2009. Nell’operazione alcuni punti vendita del gruppo alimentare sono rimasti fuori, causando così la chiusura dei supermercati con il personale addetto posto in ferie forzate non retribuite e a tempo indeterminato. Il sindacato cislino, sceso in campo per tutelare i dipendenti che da cinque mesi non percepiscono lo stipendio, ha adito la magistratura del Lavoro chiedendo l’emissione di un provvedimento d’urgenza al fine di attenuare la tragica situazione economica nella quale si trovano i lavoratori. “Attualmente sono stati depositati i primi ricorsi ex articolo 700 del codice di procedura civile per i dipendenti delle società ‘Iper Alvi’ e ‘Super Alvi’, presso i tribunali di Salerno e Nocera Inferiore”, ha affermato il componente dell’ufficio legale della Fisascat Cisl salernitana, l’avvocato Armando Esposito. “Con questa operazione miriamo a dare respiro al grave stato di bisogno economico nel quale si sono trovati e si trovano tutt’ora i lavoratori all’indomani della messa in ferie forzate ‘sine die’ senza percepire nessuna retribuzione, tenuto conto che si tratta in gran parte di dipendenti monoreddito con figli e coniugi a carico, con mutuo o fitto da pagare e in molti casi con cessione di quinto dello stipendio. A tutto questo va aggiunto che molti di loro non dispongono, o hanno esaurito nel tempo, i propri risparmi”. Una condizione surreale, che ha portato sul lastrico intere famiglie che nel giro di qualche settimana si sono trovati a fare i conti con ristrettezze economiche notevoli: “Attendiamo fiduciosi la decisione della magistratura competente, che sicuramente non farà mancare la propria attenzione a queste famiglie”, ha affermato il responsabile di zona cislino, Antonio De Michelo. “Ci troviamo davanti ai cosiddetti ‘nuovi poveri’, che già prima dell’avvento di questa crisi faticavano per arrivare al quarta settimana del mese. Ora il disagio per questi nuclei familiari è diventato quotidiano e insostenibile”. E il 19 marzo a Nocera Inferiore e l’8 aprile a Salerno sono state fissate le prime udienze di discussione degli ex articolo 700 del codice di procedura civile presso i tribunali del Lavoro: “Alle udienze porteremo anche le famiglie in massa mandate al collasso dalla situazione che si è venuta a creare”, ha concluso De Michelo.