Chi dorme non piglia pesci ?….. Sarà..!!!

Antonio Pirpan

Secondo me, una delle peggiori domande del mondo è “Stavi dormendo?”, a cui fa da rintocco una delle peggiori risposte del mondo, “No, no. Sono in piedi da un bel po’!”. Credo che, per qualche motivo, dormire tranquillamente nel proprio letto in una fredda e uggiosa mattinata invernale, sia considerato un fatto così degradante che la gente si vergogna di confessarlo al telefono. Questo perché? E come mai, chi chiama al telefono sa sempre che ha svegliato la sua vittima? Quante volte sono stato violentato (!) nel sonno dallo squillo del telefono e, a mia memoria, non ricordo un solo caso nel quale il disturbatore non sapesse all’istante di avermi svegliato. Sono anche convinto che la domanda “Ti ho svegliato?” sia formulata con malizia, per conferire a chi chiama un notevole vantaggio psicologico sulla sua vittima. Chi telefona alle sei di mattina, sa chiaramente di averti svegliato: e, allora, perché si prende il disturbo di chiederlo? Sarebbe più beneducato dire: “Scusa, chiamerò più tardi, quando sarai sveglio”. Invece, approfitta dell’occasione per sottoporti ad un umiliante interrogatorio, e sa già in partenza che mentirai. Questa tendenza a mentire sul proprio sonno rispecchia, forse, qualche antica credenza sulle virtù di alzarsi di buon’ora. Mio padre, per esempio, era convinto che, alzarsi presto e coricarsi presto, rendesse sani, ricchi e saggi, e il mio maestro di quinta elementare incalzava: “Chi dorme non piglia pesci”. Ciò, tuttavia, non spiega perchè la maggior parte delle persone sia pronta a mentire quando il telefono squilla alle cinque del mattino, e dal ricevitore giunge l’inevitabile domanda “Ti ho svegliato?”. “Alle cinque del mattino?, rispondo premuroso. “Vuoi scherzare? E’ da mezzanotte che sono in piedi per prendere pesci”. Una bugia veniale per una mente strappata al sonno.

Un pensiero su “Chi dorme non piglia pesci ?….. Sarà..!!!

  1. Caro Signor Antonio,
    il suo humor è davvero efficace nel suscitare nel lettore delle domande semplici, sì, ma le quali, per pigrizia, non emergono. Sarà che la pigrizia vien fuori dalla mancanza di sonno? Quell’anima perversa di mia moglie ha subito individuato nel suo piacevolissimo scritto lo schema di un “gioco” descritto da Eric Berne che si chiama: “Ti ho beccato figlio di …” e descrive un comportamento molto più diffuso di quanto non si immagini. E allora, caro signor Antonio, noi che abbiamo la sacrosanta necessità di dormire e dormire sodo mettiamo in atto strategie difensive. Via il telefono fisso e/o, se proprio non si vuole rinunciare, un invio automatico di segnale fax in risposta al maligno disturbatore mattiniero, ben vengano i telefoni cellulari con impostazione automatica di spegnimento e riaccensione con messaggio automatico in risposta (così il malefico paga un po’ di scatti). O forse dobbiamo ai telefilm americani il vezzo delle chiamate notturne? I personaggi sono sempre inappuntabili, anche senza sonno, vivono con il telefono fisso sul comodino, non vanno mai in bagno ecc. ecc.
    Grazie per il suo humor che è una “sferzatina tonificante” per il risveglio e … sonni sereni.
    Cordialmente
    Salvatore Ganci

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