Scafati: Pasquale Aliberti “Non mi candido perché…”

 “E’ giusto fare chiarezza rispetto alla mia decisione di non candidarmi alle prossime elezioni regionali. La scelta di non scendere in campo in occasione dell’imminente scadenza elettorale, nonostante la richiesta diretta ed esplicita da parte dei vertici nazionali, che da subito hanno creduto nella mia persona, è più semplice di quanto si possa pensare. Non si tratta né di un passo indietro né di una scelta strategica, ma di una decisione che ha tenuto conto esclusivamente delle priorità di una città come Scafati che per la prima volta, dopo quindici anni di centro-sinistra, è affidata alla gestione di una classe dirigente di centro-destra, che sta lavorando alacremente e con grande passione ad un progetto comune che si chiama “Scafati cambia”. Alla luce del grande lavoro messo in campo, delle opere da realizzare e dei tantissimi progetti in progress finalizzati a promuovere uno sviluppo complessivo della città, non avrei mai fermato l’entusiasmo di chi ha condiviso con me le piccole e le grandi battaglie per il raggiungimento di questi obiettivi. La Regione Campania rappresenta un traguardo importante per la città di Scafati per le opportunità e le competenze in materia di sviluppo e di crescita del nostro paese. Il Sindaco della città più grande per popolazione della provincia di Salerno non può sottrarsi dalla competizione elettorale che potrà decretare il cambio di guardia dei vertici regionali e di conseguenza la possibilità, per la nostra città, di costruire un ponte privilegiato con la Regione, tramite i suoi referenti. Tra gli uomini che non hanno fatto mistero della propria velleità a candidarsi, attualmente al vaglio degli esponenti nazionali del partito, c’è anche il nome dell’avv. Mario Santocchio, espressione di una squadra impegnata a cambiare le sorti della città di Scafati e candidato che potrebbe incarnare lo spirito del pdl. Nonostante questa certezza, la lista del Pdl, che si comporrà di soli 7 uomini, in virtù della nuova normativa elettorale, potrà non comprendere uomini dal grande consenso e dalle indiscusse capacità dimostrate sul campo. Diversa è la gestione delle quote rosa, introdotte dalla legge elettorale con l’obiettivo di promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica nel rispetto delle pari opportunità. Da Scafati, al di là di Santocchio non ci sarà alcuna pressione né indicazione rispetto a questa scelta, in quanto ogni ipotesi di candidatura dovrà trovare convergenza all’interno della squadra che, insieme al sottoscritto, condivide il progetto di cambiamento della città”.