A pensarci prima…

di Rita Occidente Lupo

C’è chi si ferma in tempo. E chi arriva giusto un attimo dopo. Ma non per questo cambia rotta. L’episodio triestino dei giorni scorsi, strappa il sorriso. La sposa, con tanto di rito nuziale, al termine della celebrazione civile, è fuggita con l’amico del fidanzato, che guidava la vettura. I due non se la son sentiti di dire no al loro cuore. Ed hanno infranto formalismi ed etichette. Solo una sostituzione dello sposo. A pensarci prima, si sarebbero evitate figuracce, illusioni e querele che il neo coniuge ha inoltrato per risarcimento danni. Cosa abbia spinto la trentenne a mutare gusti, dopo le nozze, ancora tutto da spiegare. Molti temono il legame, per cui indietreggiano prima del fatidico passo. Altri addirittura lo esorcizzano, con convivenze rosee. Ognuno sceglie il percorso con l’anima gemella, che ritiene più confacente alla proprie esigenze. Ed, ovviamente, il compagno della sua vita. Certi passi, un tempo irremovibili, oggi messi in discussione con molta naturalezza. Lo attestano gl’indici di divorzi nel nostro Paese, con vertigini rincarate. Accorgersi in tempo che i propri sentimenti non sono drizzati alla persona che si  vuole, oggi non dovrebbe più verificarsi. Un tempo, che erano imposti dalle leggi familiari, dalle casate da gemellare, dai patrimoni da assicurare, si digrignavano i denti, per certi connubi, ma si portavano avanti. Oggi che la spinta del cuore, segue la traiettoria della libertà, in crisi le coppie nuziali. La fedeltà al legame, la vicinanza all’altro per una vita, assumono un ruolo quasi claustrofobico. Per il laicismo imperante, che non ritiene giusto portare avanti una scelta, quando il sentire la rigetta. La sacramentalità, messa in discussione dalla debolezza umana. Dalla fragilità dei gusti e delle tendenze, che subiscono mutamenti nel corso della vita. Così accade anche che, chi opti per il rito civile, senza organo ed Ave Maria, in ogni caso s’accorga d’aver errato. E ricorre agli effetti civili del divorzio, prima di consumare addirittura il vincolo. Che la Sacra Rota annullerebbe, ma che lo Stato rispetta nei suoi tempi legali. Vien da chiedersi se ancora l’amore sia duraturo o se invece, per dirla con Verdone non sia “bello, solo finchè dura!”

Un pensiero su “A pensarci prima…

  1. Leggo spesso Dentrosalerno e, ovviamente, gli editoriali della direttrice, mai ovvi o scontati, sempre pieni di brillantezza intuitiva e trascrittiva. E mi chiedo: ma cosa ci fa una giornalista-scrittrice comne la Occidente in un mondo dell’informazione come quello salernitano, pieno di scorrettezze e di meschine saccenterie?

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