Antisemitismo a portata di rete!

di Rita Occidente Lupo

Mentre ancora il presente ricorda Primo Levi. E la storia, rimanda a Norimberga. Facebook, fa la sua parte. A rovescio. In Germania, gli amanti del terzo reich, spuntano come funghi.I blogger affidano la loro simpatia allo sterminatore ebraico, in rete. Croci uncinate e militarismo. Svastiche e bandiere rosse. Tutto ciò che rievoca quel cruento periodo storico, che imbrattò il secondo millennio, con lo sterminio etnico. Agli Ebrei, l’ardua sentenza. Sgomenta il diffuso senso di morte. La voglia sterminatrice, non ancora paga di xenofobia. Anche se i social network, responsabili di propagandare l’esecrabile regime dittatoriale, striglionati a dovere. Scattati controlli e divieti. Hitler non può essere un modello da emulare. La riproposta di un’esaltazione che anche Friedrich Wilhelm Nietzsche,  oggi rivisiterebbe. Il superomismo ha vissuto la sua vetrina cronachistica. Sviscerando nella voglia assolutistica, la supremazia individuale. Crocifiggendo innocenti. Oggi, il diario della Frank, ancora attuale. Contro un killer, che amava i levrieri di Eva Braun, più degli esseri umani. La propaganda antisemita, la proliferazione di un certo gusto macabro, specie tra i giovani, lascia molto da pensare.  Desideri omicida, ribellioni senza valvole d’uscita, rabbie stipate troppo a lungo. Una polveriera di violenza interiore. Una semplice scintilla, innesca la miccia. Troppi corti circuiti emotivi. Frustrazioni senza appannaggi spirituali.  Ed il mondo virtuale, nel quale passato e presente, vicino e lontano non conoscono distanze nè tempi. Un modo per non concedersi recuperi dignitosi. Per riafferrare un passato che ancora gronda sangue. Modelli da emulare? I giovani ne vanno a caccia. Purtroppo, quelli che non s’identificano con uno status-symbol, chiedono tutta la pazienza che Diogene possedeva.