La Serie B s’inchina e si ferma al dolore del popolo abruzzese
Nel giorno di lutto nazionale per le vittime del terremoto in Abruzzo, FIGC e Lega Calcio hanno preso la decisione più razionale e logica ed hanno fermato il campionato di Serie B, rinviando le gare di domani a martedì 21 aprile alle ore 20,45. Un provvedimento che vuole essere il messaggio forte del grande dolore del popolo calcistico per le innocenti vittime del sisma che ha sconquassato l’intero Abruzzo, provocando una vera e propria ecatombe, e lo sport più bello del mondo si inchina a questa tragedia e lo fa chiudendo gli stadi in segno di lutto e nel silenzio generale si associa al dolore di un’ intera nazione. Una sosta che gli stessi addetti ai lavori hanno accettato con unanime approvazione, anzi la Salernitana sta pianificando iniziative di solidarietà da porre in essere in occasione della gara di campionato contro l’Albinoleffe, in programma all’Arechi il 18 aprile prossimo, un modo tangibile per essere vicino alla popolazione e contribuire a lenire almeno le sofferenze fisiche e logistiche. Per quanto riguarda l’aspetto prettamente calcistico, mister Brini modifica solo in parte il piano di lavoro prefissato, magari allungando un po’ i tempi per un recupero completo di Fusco e Peccarisi ,anzi sperando che dieci giorni in più possano servire per riabilitare anche Dino Fava e questa sarebbe la sorpresa più gradita che possa venir fuori dall’uovo pasquale.Il trainer granata, infatti, ha in animo di far giocare la squadra con uno speculare ed efficace 4-4-2, modulo che prevede, però, una prima punta di un certo peso, ecco perché l’ex Udinese diventa indispensabile in questa ottica tattica, considerato che i vari Di Napoli, Iunco e Ganci sono delle seconde punte con caratteristiche completamente diverse da quelle di un ariete d’area di rigore.Ovviamente mancheranno ancora i quattro squalificati, però un conto era giocare a Rimini con defezioni cosi numerose ed evidenti, ben altra cosa è giocare in casa, sebbene l’avversario sia il pericoloso Albinoleffe, dove l’aspetto logistico ed il calore del pubblico fanno sentire meno la mancanza.Insomma una S. Pasqua senza calcio e con una profonda tristezza nel cuore di tutti gli sportivi, la vita, però, è anche questa, la Salernitana tornerà ben presto, cosi come la popolazione abruzzese nelle loro case, almeno questo è nella facoltà umana, per il dolore ci penserà, invece, il buon Dio.