Provincia:incontro tra l’assessore Cariello ed i vertici Telecom

Si è tenuto ieri mattina, presso gli uffici dei Servizi per l’Impiego della Provincia di Salerno, un tavolo di confronto fra l’Assessore al Lavoro della Provincia di Salerno Massimo Cariello, i rappresentati della Telecom Italia, e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, in merito alla decisione assunta dall’azienda di chiudere della sede di Salerno del servizio di Customer Care 187 di Telecom, con conseguente trasferimento dei lavoratori in altra Provincia.Erano presenti all’incontro, oltre Cariello, anche i dirigenti di Telecom Italia Calogero Elio Ventimiglia e Berardelli Roberto, i rappresentanti sindacali Antonio Masi e Mario Ronca della SLC Cgil, Mario Coppola per Uilcem Uil e Nunzio Cavaliere della Fistel Cgil.«Nell’ambito di una riorganizzazione dei propri uffici – ha spiegato l’Assessore Cariello – la Telecom ha deciso di chiudere la propria sede di Salerno, con la prospettiva di uno spostamento di una parte considerevole dei lavoratori salernitani in Provincia di Avellino, mettendoli di fatto nella  condizione di non poter agevolmente raggiungere il posto di lavoro in considerazione della scarsità di mezzi di trasporto e della estensione particolare della nostra provincia. Tutto ciò nonostante il servizio possa essere svolto con le stesse caratteristiche in tutto il territorio nazionale, in considerazione anche di turnazioni in orari disagiati (7-21 Lunedì – Domenica)  e della preponderanza di lavoratrici».L’ Assessore Cariello si dichiara «molto preoccupato per quello che sta accadendo» ed annuncia l’utilizzo di qualsiasi strumento legale e democratico per contrastare l’idea della Telecom e annuncia un coinvolgimento di tutti i Deputati della Provincia di  Salerno «nella rivendicazione della salvaguardia dei livelli occupazionali di tutti i 45 operatori impiegati a Salerno» manifestando altresì «una grande preoccupazione per le prospettive di investimento dell’azienda Telecom sul territorio salernitano».  «Abbiamo chiesto all’azienda di tenere presente che Salerno è il secondo capoluogo della Regione Campania – dice ancora l’assessore – rivendicando la centralità di Salerno nel futuro sviluppo delle attività di Telecom Italia. Questa scelta scellerata è l’ennesima dimostrazione dell’attenzione che si vuole avere verso il Mezzogiorno d’Italia, decentrando tutto verso il Nord. Oggi arriva la minaccia della chiusura della Telecom ma la crisi nella nostra provincia è ben più ampia e figlia di scelte politiche assurde da parte del governo centrale che stanno rafforzando sempre più l’idea di voler affossare il Sud. A questa logica ci opporremmo con tutte le nostre forze».