Gesualdo: “La semplicità di Dio e di Padre Pio”, boom di presenze all’ incontro mensile Gruppi di Preghiera

Michele Gagliarde

Tornano, dopo la pausa estiva, gli appuntamenti mensili dell’ultimo sabato del mese coi Gruppi di Preghiera della Campania. Sabato scorso il primo incontro nella parrocchia di Gesualdo, nuova sede del coordinatore regionale Fra Enzo Gaudio, insediatosi come parroco in terra gesualdina lo scorso 24 settembre. Grande affluenza dei Gruppi anche per questo primo appuntamento in questo piccolo borgo della verde Irpinia, altro luogo toccato dalle orme del Santo delle Stimmate allorquando, nel mese di Novembre del 1909, il Santo raggiunse il Convento dei Padri Cappuccini, per completare il percorso di studi seminaristici presso la Scuoladi Teologia Morale del Seminario Serafico locale e ricevere la consacrazione sacerdotale. Già fortemente debilitato dalle cagionevoli condizioni di salute, dopo solo quaranta giorni fu costretto a lasciare Gesualdo per rientrare a Pietrelcina  a curarsi tra la Suagente. A testimonianza della Sua permanenza i devoti del frate stigmatizzato hanno potuto visitare la cella dove visse e un piccolo Museo con le Sue reliquie. L’incontro, apertosi come da programma col Rosario Meditato mediante brani tratti dall’Epistolario di San Pio e con l’Adorazione Eucaristica, ha raggiunto il suo culmine della Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Fra Enzo Gaudio, animata dalla Schola Cantorum Civitatis Iesualdinae e servita dal Gruppo Liturgico San Pio da Pietrelcina, pienalmente inserito nella  grande famiglia dei Gruppi di Preghiera in terra campana. Rifacendosi al Vangelo proclamato durantela Liturgia della Parola, fra Enzo ha posto in evidenza la necessità di non essere cristiani di facciata recuperando la semplicità della preghiera detta dal cuore, con il linguaggio puro e istintivo l’animo di un bambino che parla con il proprio Padre sull’esempio del piccolo Francesco Forgione che, attirato dal carisma di Fra Camillo di S. Elia a Pianisi, frate questuante che girava per le campagne pietrelcinesi e non solo, volle farsi “monaco con la barba”. Facendosi portatore dell’istanza di recuperare la figura di quest’umile confratello, tuttora sepolto nel convento di Gesualdo, di fondamentale importanza per aver ispirato la vocazione cappuccina in quel bambino che sarà poi conosciuto in tutto il mondo col nome di Padre Pio,  fra Enzo ha ricordato vari episodi che hanno segnato l’infanzia del Santo di Pietrelcina, tra i quali la capacità del piccolo Francesco di riconoscere Gesù ela Madonna nelle immaginette  che fra Camillo portava sempre con sé durante la questua, perché , a Suo dire, Loro erano sempre con Lui e, anzi, si meravigliava del fatto che gli altri non li vedessero accanto così chiaramente come Lui Li vedeva. «Padre Pio ci insegna che la semplicità non è ignoranza né debolezza, la semplicità è la stessa essenza e profondità di Dio che ci fa bisognosi di un Amore! -ha esclamato fra Enzo durante l’omelia. – La  missione che San Pio ci ha affidato  come Gruppi di Preghiera è proprio quella di pregare con il cuore per entrare nella “frequenza di Dio”e attraverso di essa raggiungere tutti come fa il segnale della radio, come S. Teresa di Lisieux che domani festeggeremo e che, pur essendo monaca di clausura, è finita col diventare la patrona delle missioni. Tuttavia  per fare questo bisogna essere “cristiani dentro”, curando la nostra relazione interiore con il Padre. La forza di Padre Pio era proprio questa: avere il Cielo accanto e portarlo ai fratelli. Allora la preghiera semplice, detta col cuore, è davvero l’“arma”, la soluzione a tutti i nostri problemi, il segreto per condurre una vita felice, perché in essa si fa appello a un Padre che può tutto e vuole che i Suoi figli stiano bene, con sé stessi e con gli altri ». Al termine della Celebrazione, l’assemblea si è sciolta con un ringraziamento particolare al Coro di Gesualdo, al Gruppo Liturgico e a tutti i Gruppi di Preghiera convenuti, non prima di darsi appuntamento al prossimo 21 ottobre, quando l’Incontro di Preghiera mensile coinciderà conla Premiazionedel Concorso Letterario Nazionale “Padre Pio: Il Santo del nostro tempo” indetto dal nostro quotidiano e al prossimo 5 novembre per il tradizionale pellegrinaggio regionale dei Gruppi a Pompei che quest’anno sarà esteso a tutta l’Italia e sarà presieduto da  S. E. mons. Michele Castoro, Presidente di Casa Sollievo della Sofferenza e direttore generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio.