Le disuguaglianze italiane

Giuseppe Lembo

Una volta l’Italia politica, in modo capriccioso, pensava utile e necessario occuparsi delle disuguaglianze italiane. A farlo, era soprattutto la sinistra italiana, animata dalla pretesa di cancellare dalla scena italiana le tante disuguaglianze italiane, considerate disumane ed inopportune, per raggiungere, così facendo, quell’insieme solidale che si nega alle disuguaglianze, al fine di costruire un mondo italiano di eguali. L’Italia è fortemente affezionata alle sue disuguaglianze. Le vuole un bene dell’anima, soprattutto quando, grazie al loro essere italiano, possiamo goderci gli scenari della differenza, con i ricchi, protagonisti di benessere e privilegi ed i poveri, dall’orizzonte sfumato, quasi al punto di diventare evanescente, che si godono in santa pace la loro povertà; la loro triste povertà del non avere, considerata un grande bene dell’anima da parte dei tanti ricchi d’Italia che la rincorrono, ma proprio non sanno come fare per raggiungerla. E così, dannandosi l’anima, restano a mani vuote ed invidiano la bella condizione di povero, una condizione dell’anima diffusamente presente nel nostro Paese, che produce nell’insieme di chi ne è protagonista, una vita veramente bella da vivere. Le disuguaglianze italiane, oltre ad essere un simbolo dell’Italia, ricca di diversità, sono in sé, una grande risorsa italiana. Una risorsa, con alla base il francescanesimo dei poveri; per il grande godimento dell’anima, in tanti si spogliano di tutto per fare crescere ed accrescere le disuguaglianze italiane, senza le quali l’Italia sarebbe altro. L’Italia delle diversità e delle tante sue disuguaglianze, è veramente felice! Ad essere felici sono soprattutto i poveri d’Italia, la parte più felice della tanta diffusa diversità italiana. Oltre alla povertà, questa umanità felice di essere invidiata, non ha nessun problema di vita. Vivono umanamente felici! Vivono tranquilli! Per loro, per tutti loro, non ci sono assolutamente problemi di vita nel quotidiano e/o tanto meno nei tempi lunghi, un “disumano” grattacapo per quelli che invece sono ricchi e che disperatamente, ieri come oggi, devono affrontare i sempre più difficili problemi della loro condizione di essere ricchi. Come, invece, sono felici, i loro “alternativi” carichi di povertà; di una povertà senza problemi e senza capricci del mondo in cammino inquieto che crea sempre nuovi e concreti problemi. Poveri ricchi italiani! Poveri ricchi, costretti a combattere con i mercati e con quella “carta straccio” dei titoli italiani, sempre meno voluti bene dai mercati finanziari! Sempre esposti ai possibili tsunami, causa di gravi tracolli! Per i poveri ricchi nostri, le sofferenze italiane, proprio non finiscono mai! Nell’autunno di quest’anno si abbatterà una nuova crisi di fiducia, un pressing italiano che farà sicuramente piangere le borse dei ricchi, stracolme di titoli italiani, non voluti bene da chi strumentalmente fa crescere lo spread, con gravi ripercussioni disumane per i ricchi d’Italia, maltrattati in Italia ed in Europa, da tutto e da tutti; non ultimo, dietro l’angolo, ci sono le incertezze dell’asse Francia – Germania, con al centro il duo MACRON – MERKEL. Le disuguaglianze italiane sono veramente tante; purtroppo e sempre più, crescono di giorno in giorno. I ricchi d’Italia rincorrono disperatamente i poveri, per cercare di vivere così come loro vivono. Per cercare di rassomigliare e sempre più, a quel mondo della povertà di cui provano un’invidia da morire. Siamo in cammino verso un mondo nuovo! Verso un mondo umanamente nuovo, con i ricchi che, stanchi di essere ricchi vogliono provare le emozioni dei poveri ed andare oltre, a coprire quella parte di ricchezza apparentemente spicciola che, senza una ragione, va a tutto vantaggio dei poveri, sfacciatamente goderecci. I ricchi vogliono nelle loro mani, anche questo, apparentemente, misero business. È questa una bella notizia. Una notizia che, non si trova da nessuna parte, in quanto giornali, televisioni e libri, sempre più di parte, giocano a fare spettacolo; giocano a mischiare le carte, senza fare capire mai a nessuno, la strada giusta da seguire e da che parte saggiamente stare. I ricchi sono stanchi, sul piano della loro salute, di vivere troppo a lungo. Vogliono vivere come i poveri o meno dei poveri. Tanto, al fine di potersi godere il PARADISO sognato, le cui porte si aprono sempre e solo per ricevere i poveri della Terra. Occorre per questo, per noi ricchi, una condizione di salute da poveri, per così, potere godere la ricchezza del Paradiso, che egoisticamente va solo a quei tanti poveri straccioni che non ne possono proprio più, in quanto, proprio non hanno cosa farsene. Giustizie ingiuste che sulla Terra dividono, i ricchi dai poveri, senza che nessuno mai ricordi la fine livellata che attende l’uomo della Terra dopo il suo percorso terreno. Sono tante e sempre più le diversità anche per il cibo di cui si nutrono i poveri con necessaria moderazione dovuta alla poca disponibilità ed i ricchi che invece ne fanno un uso-abusato e senza limiti, godendone a crepapelle, fino diventarne vittime con la morte che ha per  suoi amici, soprattutto chi mangia troppo; chi mangia, facendo un uso-abusato del cibo, facendosi un male da morire.