Gl’ Italiani e la lingua

Giuseppe Lembo

Nel tempo nuovo del Terzo Millennio, gli italiani sono sempre meno interessati al manifestare la propria appartenenza italiana, da tanti considerata scomoda e quindi con indifferenza rifiutata, manifestando la propria simpatia per altre realtà umane del mondo; per altre realtà linguistiche del mondo. Siamo, anzi sono in tanti, gli italiani che si sentono sempre meno italiani. La prima e forte espressione di scarsa italianità viene proprio dalla lingua italiana sempre più indifferente ai più; tanto viene prima di tutto, dalla crescente cancellazione delle tante diverse isole linguistiche, i dialetti d’Italia, che rappresentano l’insieme di una grande anima italiana, oggi scomparsa, prima di lasciare il dovuto spazio alla lingua madre veicolata dalla Scuola che andava tra l’altro, opportunamente cancellando il diffuso analfabetismo italiano e dalla televisione che determinava dal Nord al Sud, i nuovi stili di vita italiana, sempre meno paesani e sempre più aperti al confronto con il resto del mondo, di cui man mano ed in modo crescente si sono andati assorbendo i comportamenti del vivere individuale e collettivo che così ovunque, fortemente antropizzato (nella moda, nel cibo e nella crescente attenzione per il consumismo sempre più accattivante e sfrenato) andavano rappresentando il “nuovo italiano”. Al futuro italiano che è, tra l’altro, faro di luce, assolutamente da non spegnere; serve, come non mai, al futuro italiano e del mondo che ha la necessità rigenerarsi rivolgendosi alle radici, purtroppo, sempre più senza la necessaria vita dell’ESSERE e dei valori dell’ESSERE che servono all’UOMO di tutti i tempi, non solo italiano, ma dell’intera umanità in cammino. Siamo ad un tempo ormai scaduto. Non è possibile assolutamente dimostrarsi indifferenti al mondo che soffre; al mondo che è costretto a soffrire per garantire i privilegi ai soli potenti, prepotenti della Terra. È necessario, è assolutamente necessario, riappropriarsi con intelligenza della propria identità umana; è necessario sapersi riconoscere nella propria appartenenza e nelle proprie radici, la grande risorsa di un futuro nuovo con l’uomo del mondo che porta in dono agli altri la sua diversità per costruire e vivere in un mondo nuovo; in una società d’insieme rispettosa dell’altro; in una società-mondo che sappia saggiamente avere al centro l’UOMO, protagonista e partecipe di una Terra-Stato, universalmente intesa. È assolutamente vero e necessario quanto sia importante per noi e per tutte le diversità umane del mondo, riconoscersi nella propria lingua, la prima grande risorsa di quella diversità-ricchezza di cui dispone oggi la società-mondo nella Terra-Stato. La lingua di un popolo è una ricchezza per tutti; è parte viva di quel patrimonio di umanità universale che è assolutamente necessario conservare e trasmettere al futuro, evitando così di perdere pezzi importanti di quell’espressività umana che, come oggi, servirà anche al futuro dell’Uomo della Terra, in un saggio mondo d’insieme; l’Uomo universalmente inteso deve saper essere attivo protagonista di PACE e di AMORE, grandi ricchezze umane, assolutamente necessarie al futuro dell’umanità. Anche se siamo ad una lingua che “siamo noi”, di fatto, ci appartiene sempre meno, con il falso libero convincimento che l’italiano, la nostra lingua, la sanno tutti; la conoscono tutti. Sono sempre meno gli italiani che la sanno usare sia nello scrivere che nel parlare, facendone, sempre più spesso, un uso-abusato, senza il dovuto rispetto delle regole, a base del buono e corretto uso parlato e scritto. Purtroppo, l’italiano, la nostra madre lingua, in modo sempre più diffuso, subisce un uso-abusato, dandone per scontata la conoscenza; purtroppo, c’è solo una forte, falsa presunzione della sua conoscenza. La nostra lingua, la lingua italiana che “siamo noi”, è di fatto, sempre meno conosciuta; siamo, purtroppo, ad una vera e propria lingua di balbuzienti, nel parlare come nello scrivere. L’Italia, l’insieme umano italiano devono molto alla nostra lingua che “ci nutre, educa i nostri pensieri ed i nostri sentimenti; plasma la nostra visione del mondo”. Questa è la nostra lingua; questi sono i valori e la forza della nostra lingua. Siamo Noi italiani, la lingua italiana.