Family Day: la famiglia non si tocca!

di Rita Occidente Lupo

La Piazza, quella di San Giovanni, traboccante di presenze ha gridato forte il suo No al ddl Cirinnà, rivendicando la famiglia naturale. E dallo striscione contro Renzi, alle ultime note della Turandot “Nessun dorma”, il corteo ha rimarcato la tutela dell’unione, così come voluta dal Creatore.  Ricalcando il messaggio anche di Papa Francesco nei giorni scorsi: “I figli hanno diritto ad avere una mamma ed un papà!” Anche se il mondo cattolico, al Ni. Nel senso che solo una consistente ala, come per i partiti politici, ha rafforzato la piazza. FI, FdI e Lega, come Movimenti ecclesiali, non hanno ammesso mezze misure. E se la dichiarazione di un’imminente maternità di Giorgia Meloni, ha lasciato stupiti per l’improvvisata, la guerra dei numeri, di chi ha iniziato a conteggiare i metri quadrati dell’area in cui pare che non ci fosse spazio per tanti manifestanti! Ma il messaggio che Massimo Gandolfini, organizzatore dell’evento, intendeva far passare, ha centrato l’obiettivo. Poco importa se in effetti Piazza San Giovanni, con metro alla mano, non possa contenere più di 560.000 persone. L’entusiasmo, però,, straripante. Nel voler difendere a denti stretti,  la famiglia naturale: nel voler rivendicare la genesi della vita, da un atto d’amore etero, contro uteri in affitto e madri surrogate- stepchil adoption ed unioni omo. La questione, però, resta a tappeto controversa, giacchè sui diritti civili da validare per le unioni civili, d’accordo anche una fetta cattolica, in nome di tutele anche per persone che scelgono di vivere in coppia. La stessa Cei, con Bagnasco, a riguardo, ha rimarcato che queste non vanno confuse con la famiglia naturale, pur riconoscendo il mutamento contemporaneo delle nuove coppie. Resta il Magistero, la dottrina della Chiesa, a rivendicare la famiglia d’istituzione divina, per la procreazione e trasmissione della specie umana: a questo s’è appellato il Family Day. Ed a quest’ordine si son appellati anche parlamentari, come Maurizio Gasparri, il quale già nei giorni scorsi non aveva usato mezzi termini nel riferirsi ad Elton John; Gaetano Quagliariello, che s’è detto contrario a gravidanze surrogate e Giovanardi, più che mai dalla parte della famiglia come istituzione etero. Il Paese ha mostrato come sebbene l’ascesa dei diritti civili, mini sempre ulteriormente la famiglia naturale, sia ancora molto consistente la mole di coloro che riconoscono proprio nella sacralità dell’unione e nella valenza etero, l’unico fondamento sul quale continuare a puntare per lo sviluppo della società. Andando contro natura, violentando quelli che sono i cardini propri dell’esistenza biologica, un papocchio che francamente, checchè se ne dica, volendo spacciare perfino la crescita di un bambino in una coppia omo, analoga a quella di uno naturalmente allevato in una famiglia etero, finisce soltanto per confondere, disorientare, snaturare la bellezza naturale dello stesso venire al mondo, in un eterno processo riproduttivo.