Angri: thè in rosa da Di Dato, tra dolcezze e sentimenti, l’universo delle donne

Metti una sera domenicale sotto un’acquazzone…tra dolcezze e thè borbottante in coloratissime ceramiche fumante a mille gusti. Al Bar Pasticceria Di Dato, tra cordialità e sorrisi, dolcezze fritte ed anticipi pasquali, un incontro amicale, nella sala vetrata, tra lo scroscio generoso di una pioggia per niente primaverile e le corde di una chitarra pizzicata abilmente da Alfio Lombardi. Un appuntamento che il raffinato esercizio della golosità ha voluto con l’ospite d’eccezione, il Direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo, accanto alla barwoman Rita Russo,  miscelante sorrisi e gentilezza come i suoi cocktail, che non smettono di attrarre meritati consensi, suggellati da premi ed encomi. Condotta la serata dal giornalista Agostino Ingenito, un modo per parlare di dolcezze del palato, accentando quelle del cuore. Tra sentimenti e voglia di ritrovare quanto spesso rischia d’esser soffocato nella quotidianità frenetica, la Russo ha rivelato col quel discreto tratto che la connota, come anche l’ultimo premio ricevuto, dopo il successo a Casa Sanremo, solo un ulteriore stimolo nel continuare ad offrire agli ospiti habituè del bar ed ai clienti occasionali, fragranze cristallizzate da liquori miscelati con quanto la natura offre tra i prodotti della terra. Di qui l’avvio per parlare di un ruolo femminile, spesso dimidiato tra incombenze domestiche e lavoro. Impegno sociale e responsabilità “rosa”. Infatti, secondo la Lupo, anche nel mondo della politica, la partecipazione femminile non un accessorio al benessere civico, in termini d’impegno. Una conquista che comunque richiede competenze al di là del sesso. “Ben vengano le donne in politica, ma non da inserire nelle liste sol per il sesso- ha enfatizzato il Direttore- bensì per le capacità che devono mostrare di possedere nell’agone politico. Oggi la donna rischia di restare sempre più sola, nel momento in cui l’uomo crede che determinati spaccati sentimentali, azzerati da una grintosità a tutto campo. Invece, per il gentil sesso, ancora l’universo sentimentale, cifra non accessoriale dell’esistenza. Alla quale spesso non abdicato il libero sfogo, nel momento in cui sembra che le luci del quotidiano, spente e le tenebre cullano desideri e sogni. “A te che leggi dopo mezzanotte”, un libro che offre un tributo a quante non ascoltate, capite, vittime dello stesso pulsare del cuore, si ritrovano orfane di quell’interazione con l’altro sesso, che continua ad essere non subalterno a scelte di vita anche carrieristiche”.