Una Salernitana bruttina strappa il 2-2 a Pontedera

Maurizio Grillo

Prestazione sul filo della sufficienza per la Salernitana, che sfrutta due calci d’angolo, l’arma in più da quando è arrivato Perrone, per conquistare un punto prezioso (2-2) in casa del Pontedera. Da premiare la grinta e la determinazione nell’ultimo assalto, su un campo che si adeguava perfettamente alle esigenze del team di Indiani. Prevedibile il canovaccio della gara, con i toscani che ripartivano in velocità, ma a cui non si è riusciti a porre rimedio adeguatamente. Due soli attaccanti del Pontedera hanno messo in scacco la retroguardia granata, sfruttando l’arma della velocità e mettendo in evidenza qualche limite dei due centrali, che quando vengono puntati non sempre sono impeccabili. Rinaldi risolleva una prova anonima con il gol del pareggio a tempo scaduto; per il resto perde il duello con Arrighini e mostra imprecisione anche negli appoggi. Come più veloce tra i centrali, riesce a metterci una pezza in più di una situazione. Brutta prestazione per Molinari: la sua specialità è il gioco aereo, ma oggi viene sverniciato a ripetizione sul terreno ostile della rapidità. Arrighini lo punta e lo supera in entrambe le occasioni da rete e va a segno senza trovare una degna resistenza. Prestazioni in ombra anche per Luciani e Chirieletti. Il Pontedera alza un vero e proprio muro centrale e per aggirarlo (i gol lo testimoniano) sarebbero serviti cross con maggiore frequenza. Scarso, al contrario, il supporto alle ali Gustavo e Ricci, a causa del lavoro di copertura richiesto da Perrone, per tenere a bada Ortolan e Regoli. Nervoso Luciani, troppe sbavature per Chirieletti. Le incursioni sono sporadiche, l’aiuto ai lenti centrali è un pò leggero, anche perchè i giovani esterni toscani sono agguerriti ed instancabili. Particolarmente impreciso anche Perpetuini che non ha bissato la prestazione di 7 giorni fa, ma ha fatto su e giù tra impostazione e ripiegamento, senza lasciare il segno. E’ chiaro che il gioco di Indiani porta ad un lavoro impressionante per i centrocampisti avversari, lavoro che Montervino ha svolto fino al 90′ rimproverando i compagni di reparto che non inseguivano le punte toscane. Non sono mancati palloni sbagliati e coperture in ritardo, anche per lui la sufficienza non c’è. Partita dura per i centrocampisti di contenimento, che ci mettono tanto impegno. Mancini prova a prendere per mano la squadra con il solito movimento a smarcarsi per ricevere palla, ma oggi non c’era spazio nè per ricevere i lanci lunghi, nè per tentare quel fraseggio poco gradito a Lotito, ma reso impossibile dagli spazi strettissimi. Maluccio i due esterni alti: Gustavo ha tentato ad accentrarsi, ingolfandosi nel traffico della zona al limite dell’area. Qualche spunto interessante come il tiro in porta, ma per il resto raddoppi costanti e la ricerca di una zolla libera che non c’è. Ricci è rimasto invece nella sua zona di competenza, proponendo interessanti corridoi per ricevere palla. Ingiusto l’annullamento del gol di Ginestra su cui era grande protagonista. Il cobra ha messo il suo timbro in entrambi i gol, ritrovando subito il feeling con la rete. La Salernitana ha provato a volte a fare il gioco del Pontedera con i lanci lunghi per Ginestra, ma i duelli aerei hanno spesso visto prevalere i difensori toscani. Con l’ingresso di Guazzo, l’ex Sorrento ha arretrato molto il suo raggio d’azione passando quasi a trequartista, e tentando duetti interessanti con i compagni di reparto. A quel punto si è visto di più, a dimostrazione del fatto che oggi sono mancati i rifornimenti. Ha tradotto in agonismo costruttivo il nervosismo che aveva negli spogliatoi Matteo Guazzo, che oggi avrebbe spaccato le porte. Voglioso anche Diego Vettraino, pochi minuti per Adeleke.