Consorzio Bacino Sa 3: le proposte indecenti

Aldo Bianchini

La vicenda del Consorzio di Bacino Sa/3 si infittisce di veleni, sospetti e minacce di tutti i tipi. Dagli schiaffi da sferrare sul viso di Roberto Celano si è passati alla larvate minacce di corridoio anche contro l’operato del precedente commissario Giovanni Graziano fino ad arrivare ad una proposta davvero indecente del tipo “siamo disponibili ad un accordo a patto che la commissione venga composta da due tecnici: il mio lo scelgo io e il tuo deve comunque essere di mio gradimento”. Sembrerebbe essere stata proprio questa la proposta indecente lanciata dal personaggio principe del consorzio; personaggio che non vuole rendersi conto che ormai è finita, che ormai è tempo di cambiare aria, che ormai è tempo di consegnare il bastone del comando nelle mani di chi legittimamente è deputato a farlo. Del resto l’altra sera nell’ambito del’Assemblea Pubblica di Sala Consilina il responsabile comunale FP Igiene Ambientale di Salerno, Leonardo Tortora, è stato esplicito e lapidario: “Io non sono di sinistra, io vedo soltanto falce e martello, se però questa è la destra che ho conosciuto stasera posso tranquillamente dichiarare che sono di destra”. E la tragedia per il centro-sinistra è che l’intervento di Tortora è stato applaudito a scena aperta dai numerosi operai del consorzio presenti nell’aula. Gioco forza ha rincarato la dose anche Giovanni Siano (neo commissario) che ha fissato una data e lanciato l’ultimatum al presidente Vittorio Esposito e al direttore generale Enrico Zambrotti: “Tutte le carte devono essere consegnate entro il 28 ottobre prossimo, in caso contrario andrò sul posto con i Carabinieri, il tempo dei giochetti è finito”. In pratica sembrerebbe quasi verificarsi un assurdo nella situazione che già di per se è assurda. Viene il legittimo sospetto che gli attuali governanti l’Ecometa si peccano di chiedere da un lato il conto ai nuovi arrivati senza dar loro neppure il tempo di rifiatare, e dall’altro lato il rifiuto più categorico di consegnare le carte amministrativo/contabili dell’ultimo quinquennio gestionale. Ma allora viene anche da pensare che queste carte, così nettamente occultate, nascondono qualche problema abbastanza serio se come ho già detto in precedenza ci sarebbero almeno un “paio di contratti o di appalti da sottoporre ad attenta radiografia giudiziaria”. Insomma, negli ultimi cinque anni, sarebbero accadute cose da cosiddetta  prima repubblica e, quindi, probabilmente da procura della repubblica. Procura, alludiamo a quella di Sala Consilina, che di sua iniziativa potrebbe già intervenire anche sulla base delle denunce che stiamo formulando da qualche giorno. Aspettare per credere, sia nel bene che nel male, ovviamente.