Marina di Eboli:attività dell’Arma

 

                I  I Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito di mirata attività tesa alla tutela della salute pubblica, a Marina di Eboli, via Silvio Pellico, scoprivano con stupore, che in un manufatto era stato allestito un laboratorio per la panificazione abusiva. In particolare, i Carabinieri sequestravano: tre forni, un impastatrice, ingente quantitativo di pane appena sfornato e custodito in cartoni con scritta all’esterno detersivi, candeggina, pane da infornare ed appoggiato su suppellettili di fortuna, in uno scenario assolutamente carente sotto il profilo igienico – sanitario. Sul posto venivano identificati tre extracomunitari. Al temine dell’attività ispettiva i Carabinieri deferivano in stato di libertà alla Magistratura di Salerno A.F., di 36 anni di nazionalità marocchina, titolare del laboratorio, per panificazione abusiva ai sensi e per gli effetti dell’art.5 lettera B e D della legge 283/1962. Fervono ulteriori approfondimenti investigativi, tesi ad accertare la destinazione dei cospicui quantitativi di pane. Non potendosi escludere che i consumatori potevano essere i numerosissimi turisti e bagnanti che affollano nel periodo estivo, gli otto chilometri di costa da Foce Sele si estendono fino a Lido Lago del comune di Eboli. All’alba di stamane i Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito del piano anticrimine “estate  tranquilla” hanno sgomberato dalla fascia pinetata di Campolongo di Eboli  una carovana di nomadi di etnia ROM dell’ex Iugoslavia (serbi, croati e bosniaci), composto da circa 50 persone, con 13 camper e roulotte. Nel contesto dell’operazione sono state allontanate dagli “spartifuoco” della pineta, quattro ragazze dei paesi dell’Est Europa mentre si apprestavano ad esercitare l’attività del meretricio. Il fenomeno della prostituzione viene contrastato efficacemente con la presenza dinamica delle pattuglie dei Carabinieri che presidiano le discese a mare prescelte dalle fanciulle per prostituirsi