Paestum Festival: Raffaele Paganini “Tango e Sirtaki”

 Il ballerino più amato dagli italiani, ma soprattutto il più visto con ogni suo spettacolo, sarà protagonista domani sera, sabato 14 agosto, al Teatro dei Templi dello spettacolo “Tango e Sirtaki” proposto nell’ambito della sezione “pop” della tredicesima edizione del Paestum Festival diretto da Mario Crasto De Stefano. L’etoile viaggerà simbolicamente tra le terre delle due danze insieme ai ballerini della Compagnia Almatanz sulle coreografie di Luigi Martelletta. Lo spettacolo attraversa in due atti luoghi diversi ma uniti da un significativo filo conduttore: la narrazione dei sentimenti e delle passioni umane attraverso la danza. Un mix tra passato e presente, tra passione e gioia, intagliato e impreziosito da ritmi trascinanti, dinamici e pieni d’energia con un coinvolgimento artistico e sensoriale inevitabile.La prima parte dedicata al tango è la più avvolgente, la più misteriosa. I colori netti del rosso e del nero, illuminati da fari decisi e non opachi, trasmette finemente e con classe il travaglio interiore del protagonista, un uomo alle soglie del matrimonio assalito da dubbi e timori che imprevedibilmente si allontana dalla sua amata e dalla sua terra per iniziare un viaggio intorno al mondo e a se stesso. Un personaggio che, triste e sconvolto, è alla ricerca di risposte. In scena sinuose ballerine sono sovrastate dall’immagine di un’imponente rosa rossa, simbolo di passione e trasgressione: siamo nel mondo del “Tango”. La Compagnia, ispirata dai brani più celebri di Astor Piazzola, darà vita ad emozioni e stati d’animo che tutti, almeno una volta nella vita, hanno provato: un suggestivo passo a due esalterà l’amore, la sensualità, l’amicizia, la forza, la passionalità. Dalla danza argentina, il programma dello show si sposta sulle tarantelle, pizzicate, serenate e musiche tipiche dell’Italia meridionale, offrendo un percorso che abbraccia idealmente le regioni del Sud. Il secondo tempo, introdotto dal brano “Crises”, è dedicato al Sirtaki. Il protagonista, dopo aver visitato nei suoi vagabondaggi terre lontane e vissuto sconosciute esperienze di vita, pian piano è preso da un’inquietante solitudine data dalla nostalgia del suo paese, dalle sue origini, dalla donna che ha lasciato. Arricchito da ciò che ha vissuto, deciderà di riprendere il suo viaggio verso casa e il ritorno sarà coronato dalla consapevolezza che le radici di un uomo non possono essere strappate. Il Sirtaki rappresenta l’atto culminante ed emozionante di questa presa di coscienza e, con questa danza, l’uomo coinvolgerà idealmente chi lo circonda a condividere con lui le sue emozioni e le sue passioni. La convivialità trascinante di un gruppo di ragazzi greci, insieme al personaggio principale, creerà la salita verso l’atto culminante, la gioia e l’allegria di questa danza corale all’insegna dell’amicizia.