Itc Ceramiche, è cominciata la lunga vigilia

Sarà una settimana intensa, di attesa spasmodica per la gente, i supporters salernitani, e di intenso e proficuo lavoro per la squadra. L’ITC Ceramiche si prepara al grande evento, alla gara d’andata della finale scudetto, quella che assegnerà il titolo di campione d’Italia. Sabato, alle 18,30, alla Palumbo, per l’occasione ribollente di tifo e passione, le salernitane daranno l’assalto al titolo più ambito, al trofeo più prestigioso. Teramo è un avversario forte, di qualità e di grandissima esperienza, ma Salerno, c’è da giurarci, non sarà da meno. L’ITC Ceramiche, poi, avrà l’indubbio vantaggio di poter giocare tra le mura amiche la gara d’andata e l’eventuale bella, un vantaggio, soprattutto, psicologico che non passa sotto silenzio. Come da tradizione, però, sarà la gara inaugurale, gara uno, quella più importante, quella da vincere a tutti i costi, per mettere già la contesa nei binari giusti. Anisenkova e compagne ci proveranno con tutte le forze che hanno a disposizione, tutto l’orgoglio e la determinazione della grande squadra. Da oggi scatta la marcia d’avvicinamento alla partitissima, un percorso irto di difficoltà ampiamente prevedibili. Compito del coach Adriana Prosenjak sarà quello di trasformare in energia positiva, in forza fisica e nervi d’acciaio il presumibile carico emotivo che accompagnerà la vigilia della sfida scudetto. “Ora ci siamo e bisogna far di tutto per raggiungere il risultato – dice Rafika Ettaqui – abbiamo fatto tanto per arrivare a quest’appuntamento nelle migliori condizioni ed ora tocca a noi il compito di dimostrare che tutti i successi raccolti in quest’annata, i risultati raggiunti, sono assolutamente meritati. E’ la prima volta che disputo la Finale scudetto ed è una sensazione piacevolissima. Emozione? Tanta ma chi non vorrebbe giocare queste partite!”Giunta a Salerno in questa stagione, Rafika Ettaqui ha letteralmente bruciato i tempi conquistando, in pochissimo tempo la stima del tecnico e la considerazione dell’ambiente. “Se penso che l’anno passato, di questi tempi, giocavo, senza fortuna, con il Bressanone le gare decisive per evitare la retrocessione (contro il Vigasio ndr), il fatto di vivere la vigilia di una Finale Scudetto ha quasi dell’incredibile. Ma questo non mi appaga. Ora voglio il massimo”.