Politiche Sociali Provincia: continua il rigore!!

Aldo Bianchini

Sarà vero, chiese qualcuno subito dopo la conferenza stampa dell’assessore Iannone quando qualche giorno fa annunciava il varo della linea-dura della provincia contro gli sprechi con il primo grande diniego di contributi alla ExpoScuola della Bimed. Non c’erano dubbi che quella fosse la linea scelta dal presidente Cirielli, frutto del Regolamento del 7 set. 2009 (approvato in Consiglio nel novembre scorso) varato sulla base dell’art. 12 della Legge 7.8.09 n.241 (quella famosa legge sulla trasparenza!!). E’ cosi, la Provincia cambia registro e passo; ed a conferma di ciò scende direttamente in campo Edmondo Cirielli che ha accompagnato l’assessore Ciccone nella conferenza sulle politiche sociali nel corso della quale è stato annunciato il piano di contributi fino a settembre prossimo. Centomila euro da elargire sulla base di una precisa graduatoria a non più di cinquanta progetti che andranno valutati da una apposita commissione. Sarà così anche per tutte le altre forme di contributi, sovvenzioni, sussidi, ausili finanziari e sponsorizzazioni. Per ogni assessorato c’è una commissione composta dall’assessore, dal dirigente di settore e da un terzo membro nominato direttamente dal Presidente. La valutazione è strettamente vincolata a precisi parametri di riferimento indicati in una tabella approvata unitamente al Regolamento generale di cui sopra. Fin qui sembra tutto fatto alla perfezione nell’ottica del rispetto del danaro pubblico la cui spesa deve essere documentata nei minimi dettagli e non come avveniva prima, parola o parole di Cirielli in persona. E così è, se non fosse per quell’antico detto che suona pressappoco così: “Fatta la legge, trovato l’inganno”. Per inganno intendo tutta quella rete di sottopotere, dei cortili personali, delle amicizie ereditate e di quelle nate da poco. Nella rete c’è tutto l’andazzo dei dirigenti, funzionari, impiegati e consulenti che spesso si muovono anche al di fuori delle regole imposte dall’alto e che spesso sfuggono alla stessa attenzione mirata del Presidente che, di certo, non può pedissequamente controllare tutto e tutti. Parlo di una rete che, anche oggi, ramifica il suo sistema in ogni direzione. Ribadito che il Presidente non può essere onnipresente, farebbe bene, però, a mettere in campo tutte le sue spiccate qualità investigative per controllare a campione quello che avviene alle sue spalle, soprattutto nel variegato pianeta delle concessioni dei contributi. Un vulnus nella fitta rete io, che tento di fare il giornalista, l’ho scoperto. Per il momento fornisco soltanto un dato al Presidente: “Un fax spedito il giorno 17.12.2009 alle ore 16.30 dagli uffici della Provincia”. Il resto del racconto alla prossima puntata. Insomma per poter cambiare veramente il passo la Provincia dovrà impegnarsi ancora a fondo per scardinare tutto quel sistema “sballato” (per non dire altro) che aveva caratterizzato le precedenti amministrazioni.