L’acqua, un bene pubblico come l’aria per tutti

Michela Maffei

 Lucia Cappetta riassume in questo modo la filosofia del comitato acqua pubblica Salerno, un organismo nato dall’interesse di volontari per il benessere della propria città. Che passa anche attraverso una necessità vitale, tanto che in molte regioni del pianeta l’acqua è paragonabile all’oro bianco. Per questo motivo lunedì 15 febbraio il comitato affiancherà l’Isf Napoli (Ingegneria senza frontiere) nella presentazione di un libro intitolato “Acqua controcorrente”, presso Villa Carrara in via Posidonia, Salerno, alle ore 17, occasione di riflessione e discussione. Si tratta un’associazione di promozione sociale nata all’università Federico II di Napoli per diffondere tecniche ingegneristiche in grado di favorire la piena realizzazione di tutte le comunità. In comune con l’Isf Napoli, il comitato acqua pubblica Salerno ritiene che “l’acqua va gestita con una certa criticità ed attenzione perché è un bene che va finendo, si devono evitare gli sprechi, ad esempio in agricoltura. Per questo è importante anche educare la gente”. Il discorso investe la privatizzazione auspicata da più parti, contro cui è prevista a Roma sabato 20 marzo una manifestazione nazionale  organizzata dal forum italiano dei movimenti per l’acqua al fine di rivendicarne una gestione pubblica. Anche secondo Cappetta, “l’acqua non è una merce, appartiene a tutta la collettività. Con questo ritmo rimane solo l’aria da mercificare. L’obiettivo è che rimanga un bene di tutti, per non creare disuguaglianze. Oggi se non paghi la bolletta, non interrompono il servizio. Con la privatizzazione si provocherà un pericoloso divario, ci saranno le classi abbienti in grado di pagare e quelle più povere che non potranno permetterselo”.Serve, allora, riaffermare un diritto umano universale oppure ripensare la politica di gestione dell’acqua? Questi ed altri interrogativi pone il libro dell’Isf Napoli, un viaggio in ogni parte del pianeta per parlare in maniera inedita dei problemi legati all’amministrazione della risorsa idrica. Dal Ciad al Madagascar, dal Burkina Faso al Brasile, sono presentate diverse esperienze di cooperazione nell’attuazione di progetti specifici. Torna alla mente un’inquietante previsione del 1995 del vicepresidente della Banca mondiale : “Se la guerre di questo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del secolo prossimo avranno come oggetto del contendere l’acqua”.