Addio a Ciro Coretta, pioniere della pubblicità irpina

Alberto De Rogatis

Oggi, una folla immensa e commossa ti ha salutato per l’ultima volta nella Chiesa di San Ciro ad Avellino, a due passi da casa tua. Sgomento, dopo un’amicizia e un sodalizio nato nel lontano 1982, io ho voluto ricordarti così. “Caro Ciro, da qualche giorno mi sento tremendamente vuoto dentro, e comunque sono andato regolarmente in ufficio, come so ti avrebbe fatto piacere. D’altronde, sono in cantiere una serie di progetti sia a livello locale che per il mercato della Cina; da martedì ho soprattutto interloquito via skype con autorità e imprenditori cinesi, anch’essi molto scossi per la perdita del loro storico amico italiano Cilo. Non è da tutti, ma a te è più volte successo di essere accolto in Estremo Oriente con un grande e luminoso BENVENUTO CIRO sul display dell’aeroporto. Perché sapevi essere da subito un amico, con la tua umanità e semplicità, ovunque andavi. Qui, nella tua città, ne hai lasciati tantissimi di amici, molti ti hanno apprezzato anche come protagonista e pioniere del basket avellinese. Il nostro è stato un percorso lavorativo insieme, spalla a spalla, lungo 35 anni, nel mondo che abbiamo sempre amato, che ci ha portato a conoscere tante persone e realtà diverse tra loro, e tu mi hai insegnato l’arte dell’ascolto, della pazienza; sei stato sempre lungimirante, sei stato un treno che non si fermava davanti a nulla. Ti ringrazio per avermi accordato sempre fiducia. Ad inizio anni ’90, le nostre prime campagne pubblicitarie in Cina, la prima sfilata di moda di un gruppo conciario di Solofra che organizzammo nella città di Haining, polo nazionale della pelle cinese, lì, per l’occasione il sindaco inaugurò la nuova piazza. E da allora tante missioni, fiere ed eventi internazionali, poster e cartelloni pubblicitari nelle metropolitane, partnership tra imprese e gemellaggi istituzionali, tutto grazie alla tua bravura e alle tue strategie. Non sarà per nulla facile, ma mi attiverò per non disperdere un patrimonio di relazioni e opportunità che hai costruito, ci tieniamo tantissimo. Ti abbraccio, e sono molto vicino alla tua famiglia a cui eri legatissimo, che ti ama e che ti ha sempre sostenuto. Ciao Ciro”.