Incontri universitari del Cinema:Tinto Brass a Filmidea

 Proseguono gli appuntamenti di Filmidea – Incontri universitari di cinema, quest’anno giunto alla VII edizione. Dopo Alessandro Haber, il prossimo mercoledì 11 novembre è la volta di Tinto Brass, il regista italiano reso celebre soprattutto dai film di genere erotico, ma anche autore di altre importanti pellicole della cinematografia italiana. Brass, come è nel costume di Fimidea, incontrerà studenti, docenti ed appassionati di cinema a partire dalle 10.30 nell’Aula delle lauree “Nicola Cilento” dell’ateneo salernitano, per rispondere alle loro domande, discutere di cinema e raccontare delle proprie esperienze di regista.Tinto Brass vanta una lunga ed articolata carriera, che lo ha visto a fianco di importanti nomi del cinema italiano ed internazionale e alla regia di opere di diverso genere, in molti casi improntate ad una feroce critica sociale. Tinto (nome di battesimo Giovanni) Brass, nato a Venezia il 26 marzo 1933, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, negli anni ’50 si avvicina al cinema lavorando a Parigi come archivista presso la prestigiosa Cinematheque Française e facendo da aiuto regista di Alberto Cavalcanti e di Joris Ivens – nomi illustri nel panorama del documentario internazionale – e, in in Italia, di Roberto Rossellini per India e Il generale Della Rovere. Esordisce alla regia nel 1963 con Chi lavora è perduto, un’opera di accesa critica sociale, che rivela da subito lo spirito anarchico, l’insofferenza verso il potere e il caratteristico tratto d’autore libero e polemico, che contraddistingueranno gran parte della sua produzione successiva. Nel 1964 approda alla commedia con Il disco volante, L’uccellino e L’automobile (questi ultimi, episodi del film collettivo La mia signora), mentre con Ca ira, il fiume della rivolta (1964), un film di montaggio sul movimento e le lotte operaie, torna ai toni critici e libertari degli esordi. Negli anni seguenti Tinto Brass si confronta con opere di genere, come il western all’italiana sui generis Yankee (1966) e il giallo Col cuore in gola (1967). Poi affronta i temi dell’eros ne L’urlo (1968) (bloccato dalla censura fino al 1974) e Nerosubianco (1969). Con Drop Out (1970) e La vacanza (1971) il regista veneziano compie un viaggio dentro la follia intesa come espressione di contestazione. Dopo alcuni anni di pausa, ritorna al cinema, inaugurando il genere porno-soft, con Salon Kitty (1975), in cui la ribellione, tipica della precedente produzione, si somma all’erotismo, e Io, Caligola (1979), sulla vita fatta di crudeltà, violenze ed eccessi dell’imperatore romano, dove la fantastoria si tinge a luci rosse.A partire dalla fine degli anni ’70 il regista approda al genere erotico, al quale egli oggi è immediatamente associato, affermandosi come un un maestro della sensualità. Lunga la lista delle opere che lo hanno consacrato vate di questo genere cinematografico: Action (1980), La chiave (1983), Miranda (1985), Capriccio (1987), Snack Bar Budapest (1988), Paprika (1991), Così fan tutte (1992), L’uomo che guarda (1994), Fermo posta Tinto Brass (1995), Monella (1997), Tra(sgre)dire (1999), Senso ’45 (2002), Fallo! (2003) e l’ultimo Monamour (2005). Brass è attualmente impegnato nella realizzazione di un nuovo film del suo amato genere erotico, Ziva. L’isola che non c’è. Il culto dell’erotismo e l’amore per la sensualità femminile hanno consentito al regista di scoprire e riscoprire nei suoi film attrici destinate a una carriera di successi, come Stefania Sandrelli (La Chiave), Serena Grandi (Miranda), Claudia Koll (Così fan tutte), Francesca Dellera (Capriccio)  e Anna Galiena (Senso ’45). Ad arricchire una già lunga carriera nel mondo del cinema figurano le esperienze di regista teatrale e di attore. Recentemente, nel 2008, Tinto Brass ha partecipato al film Il nostro Messia di Claudio Serughetti e nel 2009 Impotenti esistenziali di Giuseppe Cirillo. Filmidea – Incontri Universitari di Cinema, è organizzato da Roberto Vargiu, Pietro Cavallo, Pasquale Iaccio, Marco Pistoia e dai dipartimenti di Scienze Storiche e Sociali, Scienze della Comunicazione, Sociologia e Scienza della Politica dell’Università degli Studi di Salerno.