RdB CuB: attaccare la crisi, assemblee provinciali

 

10, 100, 1000 vertenze. Le RdB CUB sollecitate dai disoccupati e dai precari promuovono incontri provinciali con al centro della discussione la vertenzialità conflittuale come via d’uscita dal pantano politico sindacale della concertazione che negli ultimi 3 decenni ha depotenziato la forza contrattuale dei lavoratori obbligati a subire arretramenti ed isolamenti che riportano la loro condizione di classe sociale ai primi decenni del secolo scorso. I licenziamenti dei precari dall’impiego pubblico e privato, la condizione degli LSU vittime delle altre grandi crisi del passato, la disoccupazione cronicizzata e in pauroso aumento richiedono fatti concreti e razionali per affrontare con serenità l’immediato futuro. Cifre astronomiche sono state gestite dalla politica regionale che sta per andare a nuove elezioni mentre in questi ultimi anni a tali cifre spese ed impegnate non sono seguite azioni efficaci e risolutive. Ci riferiamo ai tanti progetti di formazione e stabilizzazione arenati e sprecati dalla macchina burocratica sottomessa alla responsabilità politica delle istituzioni regionali e provinciali. Ci riferiamo a deficit miliardari cui si vuole riparare con tagli indiscriminati al lavoro e ai servizi pubblici senza intaccare nel profondo le cause di spreco e clientela che in questi anni hanno ingrassato politici, dirigenti pubblici ed imprenditori senza scrupoli né vergogna. Lavoro, casa, reddito e dignità. Non chimere o promesse elettorali, chiediamo solo il rispetto dei diritti fondamentali per chiudere le 10, 100, 1000 vertenze che in tutt’Italia contrapporremo alla “gestione” della crisi a danno di chi invece, questa crisi non deve pagarla.