Mercato San Severino: “Settimana ospitalità contadina”

 Anna Maria Noia

 Un evento ludico per promuovere all’aria aperta la conoscenza, il rispetto, i valori della natura e della cultura rurale. Il termine stesso: “cultura” ha l’etimo pari a “coltura”, indicando cioè qualcosa da far emergere da un humus ideale. La manifestazione “Settimana dell’ospitalità contadina” è proprio l’evento di cui sopra. Lo hanno organizzato in simbiosi le associazioni sanseverinesi e/o irnine “Amici della terra”, “Cultura e natura”, “Alfonso Gatto” e “Asa – agosto a S. Angelo”.Ha collaborato l’ensemble “Decrescita felice” di Salerno. L’amore per la terra, per la madre Natura dà o dovrebbe dare i suoi frutti. I responsabili dei sodalizi succitati – attenti ai temi ecologici ed ambientali – intendono recuperare il patrimonio naturalistico delle nostre zone, oltre al passato e all’antica sapienza contadina – quella degli avi. Soprattutto ci deve essere – da parte delle istituzioni e dai sodalizi – attenzione verso le nuove generazioni, affinché si proiettino nel futuro con la consapevolezza dell’ieri. Per questo hanno posto in essere un calendario ideale di attività a contatto con l’ecosistema, con l’habitat non strettamente antropico, ma nemmeno troppo… “selvaggio”. Si è cominciato in questi giorni con la “Festa della primavera” a Carpineto di Fisciano, con l’escursione al santuario di S. Michele e mienz (di mezzo); a pranzo la celebre pietanza rurale del mallone sciatizzo – accompagnato da fette di pastiera. Il mallone, nella varietà sciatizza, è un piatto “povero” (ma ricco di gusto) realizzato con verdure tipiche delle coltivazioni irnine – in particolare broccoli, con patate. Nei tempi trascorsi, venivano utilizzate erbe medicamentose ed officinali adesso scomparse. Prossimi appuntamenti con questo progetto: venerdì 8 maggio, quando chi vorrà potrà partecipare alla visita al castello della famiglia Sanseverino – previsto dalle 9 alle 13 – e il giorno dopo (9 maggio) grazie a un apposito convegno che si terrà presso la sede di “Amici della terra” in via Sibelluccia dalle 15 alle 17.30. In serata, sempre il 9 maggio, vi sarà una manifestazione legata a balli sull’aia, come o’ntreccio, cui prenderanno parte gruppi di musica popolare: tra questi, l’associazione “Gatto” riproporrà appunto la danza carnascialesca dello ‘ntreccio. Un vecchio e formidabile retaggio etnologico del Carnevale sanseverinese. Altre iniziative sono state approntate per sabato 16 maggio e lunedì primo giugno, stavolta a Carpineto per la Festa del Ciliegio. E’ da lodare l’impegno di tali quattro associazioni che agiscono ed operano in accordo ed armonia tra loro – pur proponendo attività anche a volte diversificate – per rivalutare e promuovere il nostro territorio/comprensorio/hinterland. Ecco, per la cronaca, alcuni tra i responsabili: Giovanni Sessa (“Natura e cultura”); Giuseppe Saggese (“Asa”); Tonino Napoli (“Amici della terra”) e Luca Picarella per “Alfonso Gatto”. Essi esprimono viva soddisfazione per quanto attuato e quanto resta ancora da fare a S. Severino, Fisciano e altrove nella vasta Valle dell’Irno.