Baronissi: reliquia di San Giovanni Paolo II

Anna Maria Noia

La collettività intera delle frazioni Aiello ed Acquamela è in fermento, in spasmodica fibrillazione, per la peregrinatio della reliquia di papa Woitila, alias (al secolo) Giovanni Paolo II, reso santo da papa Francesco nel 2014. Anche se in questi giorni si è vissuto, nella Valle Irno, l’arrivo di altre reliquie sempre di papa Karol Woitila – un lembo dei suoi indumenti – quello di Aiello riguarda invece proprio il sangue del pontefice. Un dono degno delle attive e laboriose frazioni del Baronissino. Direttamente dall’arcivescovo di Cracovia, il prezioso vestigio sarà accolto il 3 maggio alle 11 nella parrocchia di S. Pietro apostolo di Aiello. Dopo la Messa solenne, il vescovo Luigi Moretti impartirà la benedizione papale, per intercessione dei sacri resti. Si potrà lucrare l’indulgenza plenaria, sempre attenendosi alle “prescrizioni” religiose in questi casi. Dal 3 maggio in poi, sarà tutto un alternarsi di momenti di preghiera, occasioni di riflessione e perché no? anche gioiose, divertenti e di condivisione: da ricordare soprattutto il flambeaux del sei maggio (ore 20), per accompagnare la reliquia da S. Pietro nella chiesa di S. Domenico; il “giubileo” dei vigili urbani, in programma nella stessa chiesa di S. Domenico il giorno 7, e l’attesa e simpatica premiazione del concorso di disegno rivolto agli alunni delle scuole elementari di Aiello: il tema verte su “Un papa santo. Ve lo presento.” Manifestazione curiosa e peculiare, voluta da catechisti e habitué, frequentanti e orbitanti attorno le realtà ecclesiastiche allo scopo di far meglio conoscere l’operato del papa polacco ai bimbi, alle giovani generazioni. Il 9 maggio, invece, si terrà la giornata degli infermi. Sempre nella chiesa di S. Domenico si parteciperà all’incontro su “Il papa santo e la sofferenza.” Un argomento sicuramente “indovinato”, reale, apposito in quanto l’ormai santo Giovanni Paolo II non ha mai tenuta nascosta appunto la sofferenza, “sfoggiandola” senza paura in pubblico. Relatore, monsignor Emery Kabongo – vescovo emerito di Luebo. In seguito, l’esposizione e adorazione del SS. Sacramento. La reliquia saluterà la comunità baroniense il 10. Esprime viva soddisfazione il parroco don Massimo Del Regno, al timone della collettività da tre anni circa: “Un’occasione unica e forse irripetibile – afferma – per intensificare preghiere e partecipazione da parte dei fedeli, nel nome di un uomo grande nella sua semplicità e nel suo incarnare il dolore e la malattia anche dinanzi ai mass media.” Un uomo come noi, davvero! Altre valide iniziative sono state e saranno ancora attuate dagli alacri abitanti, sia del centro di Baronissi che dei suoi “casali” – se così si possono definire.