Vallo della Lucania: prevenzione malattie renali alla “Cobellis”

Il 14 marzo 2013 verrà celebrata la giornata mondiale del rene, giornata internazionale della prevenzione delle malattie renali. A Vallo della Lucania, territorio dove la prevenzione è di casa, visto che proprio nel Cilento è nato il concetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari con lo stile e la dieta mediterranea, si svolgerà,  per il quarto anno consecutivo, l’evento “NEFROLOGIA a PORTE APERTE” presso la Casa di Cura “Prof. Dott. Luigi Cobellis”. Coordinatore dell’evento sarà il Dottor Giovanni Mugnani, Responsabile Nefrologo di tale struttura,  che, con la collaborazione di personale medico e paramedico qualificato, effettuerà visite mediche gratuite con misurazione della pressione arteriosa, del peso corporeo e della circonferenza vita. Verranno effettuati: prelievo del sangue per il calcolo della funzionalità renale, esame delle urine con il sedimento ed eventuale urinocoltura ed ecografia renale e vescicale. L’evento è rivolto a tutti, ma, in particolar modo, a coloro che sono maggiormente esposti a rischio di malattie renali, ovvero gli anziani ultrasessantenni, gli ipertesi ed i sofferenti di patologie cardiovascolari, i diabetici, gli abituali consumatori di farmaci anti-infiammatori ed infine coloro che hanno una familiarità per le malattie renali. In Italia circa 6 milioni di cittadini sono affetti da insufficienza renale. Attualmente sono in dialisi 45.000 soggetti, mentre 10 anni fa erano 37.000, con una crescita del 22%. Sono portatori di trapianto di reni 17.000 soggetti, mentre nel 2000 erano 9.500, con una crescita del 78,9%. Cresce in particolare il trapianto di rene da vivente: più 13% in base ai dati del Centro Nazionale trapianti. Le cause più comuni che portano all’insufficienza renale sono il diabete e l’ipertensione arteriosa non controllata. Infatti il 72% dei dializzati nel mondo sono pazienti diabetici e/o ipertesi. E’ importante, infine, esaltare il concetto di prevenzione con lo stile di vita e l’attività fisica continua come dimostra uno studio americano condotto su una popolazione di 202 emodializzati seguiti per sette anni. Lo studio dimostra che i soggetti dializzati che hanno praticato attività fisica per almeno 50 minuti, tre volte la settimana, hanno una significativa riduzione del rischio di morte. In particolare, ogni aumento di 10 minuti di attività fisica riduce del 12% il rischio di mortalità. Le visite saranno accompagnate dalla consegna da parte del personale medico di opuscoli divulgativi sulle malattie renali.

Per prevenire le malattie renali basta poco: è raccomandato lo screening annuale con un prelievo di sangue ed un semplice esame delle urine. Consigliabile è la misurazione della pressione arteriosa ed un’ecografia renale.